Il dialogo con il governo è aperto da qualche giorno, manca solo l'ufficialità tanto che lui ha già pronte le dimissioni da Fincantieri. Il giorno dopo le indiscrezioni, Claudio Andrea Gemme 70 anni sempre più probabile commissario per la ricostruzione di ponte Morandi conferma che la sua disponibilità a ricoprire un ruolo delicato, ma stimolante per uno che, genovese, sotto quel ponte ci ha vissuto e ci è tornato recentemente per incontrare gli amici di un tempo...“E’ un ricordo particolare – ha confessato Gemme in un’intervista a Primocanale e ultimamente sono tornato lì incontrando piacevolmente anche se nella disgrazia persone che non vedevo da anni che con grande dignità stanno affrontando questi momenti difficile”.
Gemme conferma la volontà di lasciare la carica di presidente e amministratore delegato di Fincantieri Sistemi Integrati, e di fronte ad un possibile rischio ricorsi per l'eventuale conflitto di interessi se a costruire il ponte fosse proprio Fincantieri risponde sereno.
“Ho già messo a disposizione sul tavolo le mie dimissioni – ha raccontato ai nostri microfoni - So perfettamente come sa il dottor Bono (amm.del. di Fincantieri, ndr), siamo due professionisti, come gestire le nostre peculiarità. Non esiste potenziale conflitto, ma gli esperti giudicheranno”.
Se sarà lui il commissario per la ricostruzione dovrà lavorare fianco a fianco con il commissario per l'emergenza Giovanni Toti e Gemme si dichiara entusiasta di questa possibilità. Per l'ufficializzazione bisognerà ancora attendere qualche giorno. Il possibile commissario ha letto la bozza del decreto, ma vuole leggere il documento ufficiale, quello che comparirà in Gazzetta e ha ben chiaro quale sarà il modo di procedere..
“Non esiste un uomo solo al comando bisognerà fare una squadra – ha concluso Gemme - sarà un passaggio delicato per la ricerca e la nomina di risorse adeguate per risolvere questo progetto”
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