Smantellamento, smaltimento e riciclo della vetroresina utilizzata nella nautica, ma anche nel settore automotive per i camper e nei trasporti, ad esempio le carrozze ferroviarie. Con l'obiettivo di proporre un modello industriale e sostenibile per l'ambiente di riciclo della vetroresina, ancora inesistente in Europa, la Guardia di Finanza ha annunciato - nel corso del 58mo Salone Nautico di Genova - il proprio sostegno al progetto REVYTA - REcupero Vetroresina Yacht Treni cAmper. Con un investimento pari a 1,5 milioni di euro (di cui la metà cofinanziata dalla Regione Toscana), REVYTA punta allo sviluppo di una piattaforma integrata per gestire l'intero processo di riciclo. L'azienda capofila è il cantiere navale EFFEBI di Viareggio, che guida una compagine di imprese toscane. Collaborano il Consorzio Polo Tecnologico Magona, l'istituto di robotica della Suola superiore Sant'Anna e il dipartimento architettura dell'Università di Firenze. Oltre al sostegno del progetto, la Guardia di Finanza metterà a disposizione una proprio imbarcazione per la attività di sperimentazione. "Come società, abbiamo già affrontato la problematica della vetroresina - spiega Katia Balducci , presidente di NAVIGO, centro di innovazione e sviluppo della nautica e capofila del soggetto gestore del Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana -. Il nostro impegno è quello di elaborare un percorso di gestione dell'intera filiera della vetroresina e fornire ai grandi produttori, soluzioni avanzate di recupero e riciclo di questo materiale".
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