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 E’ la lista di Malacalza Investimenti a ottenere la maggioranza assoluta dei voti nel corso dell’assemblea per la nomina del nuovo cda di Banca Carige. Il nuovo presidente sarà Pietro Modiano, manager milanese di 67 anni con una lunga esperienza nel ramo bancario.

Nell’assemblea fiume al Teatro della Corte non sono mancati neppure i momenti di tensione, come quando ad esempio è stata chiesta chiarezza su alcuni ruoli dell’assemblea stessa. Poi i lavori hanno ripreso spediti: Da una parte la lista Mincione, dall’altra quella di Malacalza.

Alla fine a prevalere è stato proprio quest’ultimo, con il suo gruppo capace di ottenere ben 7 consiglieri su 11. Altri 3 consigliere invece fanno capo a Raffaele Mincione, mentre un consigliere è stato eletto nelle file di Assogestioni. Un’assemblea record, per numero di capitali presenti. Adesso che il nuovo quadro amministrativo è definitivo, l’istituto di credito genovese è chiamato a dare pronte risposte alle pressioni della Banca centrale europea.

Dalla Bce infatti, il 14 settembre scorso, era arrivato il veto sul piano di conservazione del capitale presentato a giugno, con la richiesta di presentarne uno nuovo entro il prossimo 30 novembre. In un’opzione che contempli anche l’ipotesi di un'aggregazione aziendale.


ECCO LA COMPOSIZIONE DEL NUOVO CDA DI BANCA CARIGE:

Pietro Modiano (presidente), Raffaele Mincione, Lucrezia Reichlin (vicepresidente), Fabio Innocenzi (ad in pectore), Giulio Gallazzi, Bruno Pavesi, Stefano Lunardi, Salvatore Bragantini, Luisa Marina Pasotti, Francesca Balzani e Lucia Calvosa



LA CRONACA DELLA GIORNATA


15.55 - Malacalza Investimenti ha ottenuto 7 degli 11 consiglieri di Banca Carige, a Mincione sono andati 3 consiglieri e ad Assogestioni 1. Lo ha comunicato il presidente Giulio Gallazzi, comunicando i risultati della votazione. Il nuovo cda sarà composto da Pietro Modiano (presidente), Raffaele Mincione, Lucrezia Reichlin (vicepresidente), Fabio Innocenzi (ad in pectore), Giulio Gallazzi, Bruno Pavesi, Stefano Lunardi, Salvatore Bragantini, Luisa Marina Pasotti, Francesca Balzani e Lucia Calvosa.

15.45 - La lista di Malacalza Investimenti ottiene la maggioranza assoluta dei voti espressi nell'assemblea per la nomina del cda di Banca Carige, che verrà presieduto da Pietro Modiano. La lista del primo azionista della banca ligure ha ottenuto il 52,58% dei voti. a lista di Mincione ha ottenuto il 28,87% dei voti espressi in assemblea, quella di Assogestioni il 16,77% mentre Coop Liguria ha ottenuto il 3,10%. Ora verranno assegnati i posti in consiglio, che avvengono su base proporzionale.

15.30 - Nell'assemblea di Banca Carige passa la proposta di Malacalza Investimenti, che ha chiesto di ridurre a undici la composizione del cda. L'assemblea ha approvato la mozione di Malacalza con il 52,39% dei voti, dopo aver bocciato quella della società Pop 12 di Raffaele Mincione, che voleva mantenere inalterata a 15 la dimensione del cda.


15.20 - "Non ci sono ragioni evidenti, ictu oculi" per escludere dal voto i fondi presenti in assemblea e riconducibili alla galassia di Raffaele Mincione. Lo ha deciso il presidente di Carige, Giulio Gallazzi, dopo aver chiamato il delegato dei fondi a chiarire la sua posizione rispetto al finanziere.

15.15 - I due fondi presenti in assemblea apparentemente riconducibili a Raffaele Mincione, di cui Malacalza ha chiesto di valutare la sterilizzazione dal diritto di voto, "sono indipendenti, non vedo nessun conflitto". Lo ha detto il delegato dei fondi, Marcello Fassinello, intervenendo in assemblea. "Non c'è nessuna conflittualità, stupisce questo atteggiamento. I fondi sono vigilati in Lussemburgo a gestione separata e non prendono ordini da nessuno, sono autonomi e rispondono agli azionisti del fondo".


15.00 - I fondi Athena Capital ed Eurasia, presenti in assemblea e riconducibili alla galassia di Mincione, voteranno per la lista degli investitori istituzionali e non per quella di Mincione. Lo ha spiegato il finanziere, Raffaele Mincione, a margine dell'assemblea, affermando che "non sono miei soldi, non sono fondi che gestisco io. Il problema è che quei fondi non voteranno mai la nostra lista, non possono e voteranno quello che era previsto" cioè la "lista degli istituzionali".

14.41 - L'assemblea è stata interrotta.

14.40 - Malacalza Investimenti ha chiesto al presidente dell'assemblea di Banca Carige, Giulio Gallazzi, di fare accertamenti sulle quote detenute da tre fondi e depositate in assemblea che potrebbero essere riconducibili alla galassia di Raffaele Mincione. Secondo Carlo Pavesi, legale di Malacalza, sarebbe presente "circa il 3% del capitale", in mano a tre fondi Athena Capital, Eurasia Sicav e Eurasia Fund che potrebbero essere riconducibili al finanziere. Se così fosse, per Pavesi le quote andrebbero sterilizzate ed escluse dal voto, non potendo Mincione e i suoi alleati votare per più del 9,9% del capitale.

14.30 - I Malacalza attaccano la gestione dell'ad Paolo Fiorentino che a loro dire "ha fallito" nel rilancio di Carige, e chiedono ai soci "un cambio di rotta" votando la loro lista. "L'attuale management ha fallito e non certo perché ostacolato dalla conflittualità della govenance, un comodo paravento per trasferire altrove le proprie responsabilità", ha detto il rappresentante di Malacalza Investimenti, Francesco Gatti.

"Oltre ad aver fallito oggi non è in grado di prospettare una credibile e realistica soluzione se è vero che la sola via d'uscita viene indicata con un'inesistente e improbabile aggregazione che non si sa neppure con chi". Secondo Gatti, "i numeri certificano l'insuccesso dell'attuale gestione, nonostante il sacrificio degli azionisti e della banca, in termini del mancato riequilibrio del rapporto cost-income" mentre "la cessione di asset-strategici" è stata fatta senza "nemmeno realizzare il rispetto dei requisiti dai capitale all'indomani" del'aumento di capitale e vedendosi bocciato il piano di conservazione capitale dalla Bce. "Ci è parso allora evidente e necessario un cambio di rotta", ha detto Gatti.

14.00 - "Se quest'assemblea ci darà una maggioranza sufficientemente solida governeremo, altrimenti ce ne andremo e lasceremo che saranno altri a governare ma ovviamente manterremo la nostra attenzione". Lo ha detto Francesco Gatti rappresentante di Malacalza Investimenti. Per i Malacalza Carige "non è mai stato un puro investimento finanziario, un investimento mordi e fuggi" ma "un progetto di rilancio solido, stabile e ricorrente, di lungo termine" per ridare una banca "ripulita" alla Liguria e all'Italia.

12.48 - L'assemblea di Banca Carige ha integrato il collegio sindacale con la candidata Stefania Bettoni, proposta da Malacalza Investimenti, che ha ottenuto più voti di quella proposta dalla Pop 12 di Mincione. Bettoni ha ricevuto il 55,77% dei voti espressi in assemblea (32,6% del capitale totale) mentre la candidata di Mincione, Stefani Clerici, ha ricevuto il 34,77% del capitale presente (20,2% del capitale totale). La votazione precede quella sulla nomina del cda.

12.15 - Banca Carige ha bisogno "di pacificazione" e deve aggregarsi con un'altra banca perché "da sola probabilmente non ce la potrà fare". Lo ha affermato il giurista Guido Alpa, legale di Raffaele Mincione ed ex consigliere della banca, intervenendo in assemblea. Carige, ha detto ricordando le richieste della Bce, "ha bisogno di un aiuto per rafforzarsi, il consolidamento e il rafforzamento della banca deve essere l'obiettivo del futuro". Alpa non ha risparmiato una stoccata alla famiglia Malacalza: "il capitalismo italiano fondato sul capitalismo familiare purtroppo è fallito". "Questa banca, che è riuscita a superare momenti così difficili, deve avere gratitudine per i piccoli azionisti che hanno continuato ad avere fiducia nella banca, per i depositanti che non hanno ritirato i loro depositi e ha bisogno della compartecipazione di tutti senza prevalenza di uno e di altri" ha detto Alpa.

12.00 - "La sentenza del Tribunale di Genova è chiarissima e a questa sentenza mi atterrò scrupolosamente". Lo ha detto il presidente di Banca Carige, Giulio Gallazzi, rispondendo all'avvocato Carlo Pavesi che, in rappresentanza di Malacalza Investimenti, ha reiterato in assemblea la richiesta di inibire la lista presentata dal patto guidato da Raffaele Mincione. "Condivido la decisione del presidente che ha citato correttamente gli orientamenti della giurisprudenza" ha detto il giurista Guido Alpa, legale di Mincione. "Le tesi dell'avvocato Pavesi sono state già smontate e il provvedimento del giudice le ha disattese, non si possono ripresentare come nuove in questa sede perché superate dal provvedimento del giudice", ha detto Alpa, che sabato scorso si è confrontato a lungo con Pavesi davanti al Tribunale di Genova. "Non vorrei che questa sede si trasformasse in un'aula di giustizia, il provvedimento del giudice è molto chiaro e ammette la lista alla votazione entro il 9,99% del capitale e non qualifica il patto come illegittimo ma semplicemente la lista non potrà votare per il 15%".

11.30 - L'assemblea si è aperta all'insegna di alcune contestazioni da parte di Malacalza Investimenti. In avvio dei lavori il collegio sindacale ha infatti dato conto degli accertamenti fatti in relazione a una denuncia ex articolo 2408 fatta pervenire due giorni fa, con cui l'azionista di maggioranza relativa ha sottoposto all'organo di controllo alcuni fatti a suo dire "censurabili", chiedendo chiarimenti sulla nomina di Giulio Gallazzi alla presidenza e alla direzione dei lavori dell'assemblea e l'assenza di iniziative volte a contrastare il patto di sindacato tra Mincione, Volpi e Spinelli.

Il collegio sindacale ha chiarito alla Malacalza Investimenti, tra l'altro, le modalità di nomina di Giulio Gallazzi alla presidenza della banca e alla presidenza dell'assemblea, spiegando che Gallazzi è stato "nominato secondo lo statuto e la normativa di vigilanza". Mentre ha ricordato la decisione del tribunale di Genova che ha autorizzato la lista presentata dal patto, limitandone i diritti di voto al 9,99%

11.25 - Il capitale presente in assemblea che può votare ammonta dunque a circa il 59% del capitale sociale, considerato che i diritti di voto sulle quote vincolate al patto di Mincione, Volpi e Spinelli, pari a circa il 15,2% di Carige, sono stati congelati al 9,99%. Confermate le quote degli azionisti che detengono più del 5% del capitale: in base alla lettura del libro soci Malacalza Investimenti dispone del 27,555%, Gabriele Volpi del 9,087% e la Pop 12 di Raffaele Mincione del 5,248%. .

11.00 Assemblea record per Banca Carige. E' presente al Teatro della Corte, dove si svolge l'assise, il 64,2% del capitale "al lordo delle quote congelate" ai pattisti, che non possono votare oltre il 9,9% del capitale. A dichiararlo è il presidente dell'assemblea, Giulio Gallazzi, in avvio dei lavori.

10.30 - "Sarà difficile fare una fusione in due mesi se non dovessero confermare l'amministratore delegato". Lo ha detto il finanziere Raffaele Mincione, interpellato in merito alla richiesta della Bce a Carige di valutare una fusione. Nel caso in cui vincesse la lista di Malacalza Investimenti, Mincione si aspetta che venga comunque perseguita la strada di un'aggregazione: "sono persone competenti faranno un piano per un'aggregazione industriale velocissimamente", ha detto prima di entrare all'assemblea di Carige chiamata ad eleggere il cda.

10.00 - Banca Carige va prima fusa con un'altra banca o ristrutturata? "Prima ristrutturare", ha detto Pietro Modiano, candidato alla presidenza dell'istituto ligure da Malacalza Investimenti, facendo il suo ingresso all'assemblea che dovrà nominare il cda.