Con 16 voti a favore (centrodestra) e 15 contrari (Pd, M5S, Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria e Liguri con Paita) il Consiglio regionale della Liguria oggi pomeriggio a Genova ha approvato il rendiconto generale dell'amministrazione per l'esercizio 2017. Nel documento sono state accertate entrate per complessivi 5 miliardi e 4 milioni di euro e registrati impegni di spesa per complessivi 4 miliardi e 945 milioni di euro. Il totale delle riscossioni è stato di complessivi 4 miliardi e 558 milioni di euro ed il totale dei pagamenti è stato di complessivi 4 miliardi e 464 milioni di euro, con un fondo di cassa al 31 dicembre 2017 di 204 milioni e 903 mila euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2017 è positivo ed è pari a 142,4 milioni di euro.
Il disavanzo per debito autorizzato e non contratto per investimenti degli anni precedenti risulta pari a 118,5 milioni di euro, in riduzione di 36,6 milioni di euro rispetto all'anno precedente.
"Le sorti del bilancio della Regione Liguria gestita dalla Giunta Toti sono in mano ai giudici, sia della Corte Costituzionale, sia della Corte dei Conti, - attacca Fabio Tosi (M5S) - passando dai mutui autorizzati e non contratti, fino ai crediti vantati dagli enti locali e riconosciuti dalla Regione Liguria, che non corrispondono. Chi è la fonte attendibile? Non possiamo che votare contro. C'è un disavanzo da 230 milioni di euro e zero investimenti, si tratta di un bilancio disastroso". Il consigliere Juri Michelucci ha evidenziato che "nei prossimi bilanci la Regione Liguria dovrà impegnare risorse in modo crescente per pagare il contratto di servizio con Trenitalia firmato dalla Giunta Toti.
"Abbiamo ottemperato alle valutazioni della Corte dei Conti ancorché con qualche perplessità, i più gravi danni segnalati dalla Corte restano quelli prodotti nel decennio precedente dal Pd con la vendita degli immobili ad Arte per ripianare i buchi di bilancio della sanità - replica il presidente della Regione Giovanni Toti -. Con il nuovo assestamento di bilancio diamo nuovi soldi per aiutare gli enti pubblici, nuovi investimenti nei capoluoghi, finanzia il trasporto pubblico locale, le borse di studio, le scuole, cercando di aiutare le categorie più deboli e di dare stimolo all'economia".
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