cronaca

In progetto aree verdi, zone di aggregazione e guardianaggio notturno
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Dopo anni di richieste e preoccupazioni degli abitanti è pronto un piano di riqualificazione del quartiere di Begato, la zona collinare della Valpolcevera frutto delle politiche abitative pubbliche degli anni ’70 e ’80.

Dalle problematiche storiche che affliggono il quartiere è nata l’iniziativa congiunta di Regione Liguria con Comune di Genova e Arte (l’azienda regionale territoriale per l’edilizia pubblica) per definire gli impegni reciproci e le linee di indirizzo programmatiche che mettano in atto un piano complessivo di recupero del quartiere. 

L'assessore regionale all'edilizia Scajola ha commentato : "Il nostro è un progetto molto ambizioso, lanciamo una sfida a noi stessi e a un concetto di edilizia sociale che ormai è superato e che creato nelle periferie delle realtà che sono diventate quartieri abbandonati. L’ investimento iniziale è intorno ai 5 milioni di euro ma l'impegno è quello di cambiare completamente la concezione del quartiere, che deve diventare vivibile con aree verdi, con zone di aggregazione ma anche punti di ascolto ai cittadini. Inoltre si vuole privilegiare la sicurezza, si parla di 24 nuove telecamere, un servizio di guardianaggio notturno dalle 23 e un accordo con la prefettura che possa garantire la presenza massiccia delle forze dell’ordine. In tutto questo contesto ovviamente si inseriscono interventi strutturali che prevedono abitazioni recuperate e ammodernate: daremo la possibilità, con il programma cambio casa, ad anziani, coppie e famiglie di avere un poco tempo la nuova abitazione . Nelle prossime settimane inizieranno i primi lavori.  

Stefano Salvetti, segretario regionale di Sicet, si è detto contento dell'impegno e dei riflettori nuovamente accesi su queste tematiche del quartiere anche se ha lanciato un monito: "La nostra preoccupazione è la continuità di risorse. Bene il programma, ma vogliamo che ci sia un monitoraggio continuo sugli impegni presi. Come Sicet abbiamo chiesto un piano strategico sull'edilizia pubblica a Genova propedeutico a quello nazionale. Abbiamo bisogno una quantità certa di risorse che manca da decenni".

Begato, nacque per ospitare famiglie provenienti dal centro storico ma con il tempo è diventato uno dei quartieri più problematici non solo a Genova, ma in Liguria. Sulle condizioni di disagio e di emarginazione ha inciso la scelta originaria di localizzare i quartieri di edilizia residenziale pubblica in zone totalmente slegate dal contesto socio-culturale della città e con una tipologia architettonica che comprende circa 520 alloggi con una volumetria complessiva di circa 100.000 mc costituiti dalle cosiddette “Diga rossa” e “Diga bianca”.