cronaca

La statua è stata ripulita da tutti quegli organismi marini che avrebbero potuto danneggiarne il bronzo
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E' stato concluso con successo un intervento di conservazione della statua del Cristo degli Abissi a San Fruttuoso di Camogli

Le operazioni di rimozione dalla statua di organismi marini e sporcizia hanno visto coinvolti i reparti sommozzatori di Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, Guardia Costiera, Polizia di Stato e Marina Militare. 

A coordinare le delicate operazioni alla profondità di 18 metri è stato presente il servizio tecnico di Archeologia Subacquea della Sovrintendenza ai beni culturali della Liguria (Stas), questi, per per la prima volta, sono stati affiancati dai biologi subacquei dell'Arpal specialisti nello studio e tipizzazione del biofouling che si insedia sulla superficie bronzea.

"Hanno usato una idropulitrice collegata a un compressore in superficie e sott'acqua - ha spiegato Alessandra Cabella dello Stas -, i sommozzatori dei diversi corpi si alternano in spirito collaborativo. Con questo sistema si tolgono gli organismi che coprono la statua senza toccare il bronzo".

La statua conosciuta in tutt'europa (è il luogo che registra il maggior numero di immersioni nel Mediterraneo) venne posta da Duilio Marcante e dai grandi pionieri della subacquea ligure 63 anni fa sul fondale, la scultura dell'artista Guido Galletti è un tributo alla memoria di tutte le vite perse in mare.