cronaca

Fra gli extracomunitari indagati per truffa c'è anche un israeliano
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Sette extracomunitari (fra cui un cittadino di Israele) che avevano ottenuto la pensione sociale dimostrando di avere i requisiti richiesti dei 65 anni di età e risiedere in Italia da oltre 10 anni sono stati denunciati per truffa dalla Guardia di Finanza per truffa perchè risulta che percepivano la pensione, 400 euro al mese, nonostante abitassero nel Paese di origine, di fatto facendo cadere il diritto ad incassare l'assegno Inps. L'indagine è stata svolta dai finanzieri del Gruppo Genova.

I sette stranieri indagati hanno percepito indebitamente dalle casse dell'Istituto di previdenza 267 mila euro, circa la metà di questa cifra è stata recuperata dal sequestro dei conti correnti. Fra gli indagati salta all'occhio un cittadino di Israele, anche se la maggior parte degli truffatori sono nordafricani, sudamericani e albanesi. La pensione sociale è una sorta di "reddito di cittadinanza" ma, come rilevato dai finanzieri e dagli specialisti dell'Ufficio Immigrazione della questura che più volte in passato hanno scoperto illeciti dello stesso tipo, non è facile controllare che il beneficiario della pensione ne goda rimanendo in Italia. La prova principale sono i visti sui documenti e di conseguenza sulle banche dati ministeriali al momento dell'espatrio, ma se uno straniero esce dall'Italia da un'altra nazione dell'Unione europea l'espatrio non è segnalato all'Italia e di conseguenza all'Inps. Il servizio svolto dai finanzieri del I Gruppo Genova si incardina in una più ampia attività tesa al contrasto delle truffe perpetrate ai danni dell'Inps e degli altri enti di previdenza, che negli ultimi anni hanno avuto un deciso incremento grazie ad un protocollo d'Intesa tra la Guardia di Finanza e l'istituto di previdenza.