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Oggi vertice Salvini-Di Maio, chiesto più tempo a Mattarella
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Il governo Lega-M5S "non segna la fine dell'alleanza di centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori". È la nota con cui Silvio Berlusconi, in serata, toglie il veto sull'ipotesi di un esecutivo senza Forza Italia. "Se un'altra forza politica della coalizione di centro-destra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta - prosegue la nota -Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali. In questo caso non potremo certamente votare la fiducia. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori".

Ore concitate, dunque, in vista delle prossime scelte del capo dello Stato sul governo, con Lega ed M5s che continuano il dialogo e chiedono al Colle 24 ore per provare a trovare un'intesa. Il via libera di Berlusconi è arrivato dopo le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che mercoledì pomeriggio aveva invocato la "benevola attenzione" di Forza Italia verso "un governo che vedesse coinvolto un nostro alleato importante come la Lega, il suo segretario politico Matteo Salvini che è il candidato premier in pectore della nostra coalizione".

Agenda alla mano, si può prevedere che Matteo Salvini e Luigi Di Maio potrebbero avere più tempo per chiudere il loro tentativo di un accordo per un governo politico, fino a 48 ore. Il presidente Sergio Mattarella è atteso a Fiesole per una riunione internazionale con altri capi di Stato europei che lo terrà impegnato per tutta la giornata. Quindi si dovrebbe trasferire da Firenze direttamente a Palermo dove, venerdì mattina, parteciperà Convegno di studi in tema di contabilità pubblica. Il rientro a Roma è previsto per venerdì all'ora di pranzo.

"Il paese da mesi attende un governo - prosegue ancora Berlusconi - Continuo a credere che la soluzione della crisi più naturale, più logica, più coerente con il mandato degli elettori sarebbe quella di un governo di Centro-Destra, la coalizione che ha prevalso nelle elezioni, guidato da un esponente indicato dalla Lega, governo che avrebbe certamente trovato in Parlamento i voti necessari per governare. Questa strada - si legge nella nota - non è stata considerata praticabile dal Capo dello Stato. Ne prendo atto". Se un governo Lega-M5s "non potesse nascere, nessuno potrà usarci come alibi di fronte all'incapacità - o all'impossibilità oggettiva - di trovare accordi fra forze politiche molto diverse".

"Di fronte alle prospettive che si delineano - ancora Berlusconi sull'intenzione di non votare la fiducia - non possiamo dare oggi il nostro consenso ad un governo che comprenda il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato anche in queste settimane di non avere la maturità politica per assumersi questa responsabilità. Questo lo abbiamo sempre detto, e per quanto ci riguarda non è mai neppure cominciata una trattativa, né di tipo politico, né tantomeno su persone o su incarichi da attribuire".

All'ora di pranzo faccia a faccia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio che hanno formalizzato, poi, la richiesta al capo dello Stato di poter avere più tempo per cercare la quadra. "Qualunque cosa accada l'alleanza del centro destra non si romperà, è un prerequisito", ha detto il leader del Carroccio.

"Mi fa piacere che abbia prevalso la responsabilità. È un momento importante", afferma Luigi Di Maio parlando con i cronisti a margine di una cena in un ristorante del centro di Roma. "Domani ho intenzione di incontrare Matteo Salvini, iniziamo dai temi poi i nomi. La cosa importante è il contratto di governo, ci sono soluzioni che gli italiani aspettano da 30 anni", aggiunge.

"Domani è un altro giorno, ci vediamo con Di Maio, parliamo: se c'è accordo si parte altrimenti si vota. Molto semplice. Si è aspettato già tanto tempo". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, all'uscita dall'Olimpico dopo la finale di Coppa Italia. "In quanto tempo si può chiudere? Veloce, veloce. Le cose o partono bene e veloci o non partono", aggiunge dispiaciuto dopo il ko per 4-0 del Milan con la Juve: "Se domani andrà meglio? Difficile che possa andare peggio. Una cosa per volta, intanto oggi abbiamo perso". “Per me sarebbe un onore guidare il Paese. O si chiude veloce o si vota’, dice Salvini. "Tenuta salda per lealtà e coerenza l'unità del centrodestra, come da nota del presidente Berlusconi che ringraziamo, rimane da lavorare su programma, tempi, squadra e cose da fare. O si chiude veloce, o si vota".