Quarant'anni fa, il 13 maggio 1978, il Parlamento approvò una radicale riforma della legislazione vigente in materia di assistenza psichiatrica con la legge 180, la cosiddetta Legge Basaglia. La legge di riforma venne emanata in tutta fretta per evitare il referendum abrogativo della legge del 1904 di giolittiana memoria, e poi venne integrata pochi mesi dopo dalla riforma generale di tutta l'assistenza psichiatrica. La legge 180 ha abolito un percorso curativo separato per la cura dei pazienti psichiatrici, la perdita di molti diritti civili per questo genere di malati, l'enfasi sulla pericolosità e l'inguaribilità, praticando conseguentemente più custodia che terapia. La miglior lode a questa nuova organizzazione assistenziale e a chi si impegnò a lungo e con tenacia per realizzarla può essere quello di notare come, nata come altamente divisiva e animatrice di forti contrasti, oggi è accettata da tutto il mondo medico psichiatrico e in generale dalla comunità nazionale. Attualmente le uniche critiche derivano semmai dai ritardi nel completarla e nel praticare gli investimenti economici a questo fine, ma nessuno desidera tornare al passato.
*Prof. Emilio Maura, Primario Psichiatria Azienda Ospedaliera-Universitaria San Martino Genova
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