Fatto Ballardini ora si deve rifare il Genoa. La riconferma del tecnico è un segnale importante a tutta la tifoseria, ma per Perinetti, che sulla questione allenatore ha avuto una importanza notevole, si aprono gli scenari non semplici della ricostruzione. Il presidente Preziosi non vuole più sofferenze e ha promesso di voler allestire una squadra che possa avere qualche ambizione anche se gli va riconosciuto che il Genoa è addirittura in corsa per il decimo posto col Torino. Ma minimizzare i problemi vissuti in questa stagione sarebbe sbagliato. Intanto c'è da affrontare il nodo Perin. Il portiere che va in scadenza fra un anno punta ad un club che giochi in Champions League. Ma vuole restare in Italia dove le valutazioni sono più basse. Insomma la trattativa non è facile e i rossoblu in caso di cessione non possono perdere una plusvalenza notevole. In difesa Spolli resterà un altro anno, Izzo ha prolungato il contratto e Biraschi è cresciuto molto. Per Rossettini c'è l'obbligo di riscatto e lì Perinetti dovrà lavorare così come per il bomber Lapadula che costa ai rossoblu 13 milioni. Bisogna insistere su di lui o fare altri ragionamenti dopo questo torneo in cui l'italoperuviano non ha funzionato anche per svariati problemi fusici? Medeiros che è stata la lieta sorpresa è in prestito dallo Sporting e quindi bisognerà parlare. Sempre in attacco Pandev dovrebbe restare ancora un anno e si è meritato la conferma. Arriva Criscito, piace Stulac del Venezia e Laxalt potrebbe partire mentre Veloso prolungherà di una stagione o in alternativa potrebbe finire in Cina. E sempre in mediana c'è Bertolacci che il Milan potrebbe riportarsi a casa. Insomma il futuro è adesso e Perinetti non avrà il tempo di annoiarsi.
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