Il Comune smentisce di non voler pagare le spese legali (circa 80 mila euro) per il processo d'appello sui fatti dell'alluvione del 2011 approfittando di un errore nel dispositivo della sentenza. I giudici hanno tralasciato nel dispositivo della sentenza che condanna l'ex sindaco Marta Vincenzi e altri imputati, di specificare come tali spese debbano essere pagate in solido dagli imputati condannati e quindi dallo stesso Comune di Genova quale responsabile civile."Che il Comune di Genova non intenda pagare le spese non corrisponde al vero" dice il consigliere Federico Bertorello, delegato all'avvocatura e agli affari legali. Il consigliere precisa che Tursi pagherà le spese processuali, tramite la compagnia assicurativa che lo rappresenta, quando la sentenza della Corte d'Appello verrà riformata o modificata dal collegio dei giudici che ha steso la pronuncia, oppure dalla Corte di Cassazione.
"Ora non possiamo pagare perché verrebbe commesso un illecito erariale", dice Bertorello. L'8 maggio è stata fissata una udienza per correggere il dispositivo nella parte riguardante l'ex assessore Francesco Scidone e il dirigente comunale Gianfranco Delponte: per loro i giudici avevano scambiato i capi di imputazione calcolando al ribasso le pene. In questa occasione dovrebbe essere corretto anche il secondo errore contenuto nel dispositivo.
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