cronaca

Replica: "Non li toglieremo ma li sostituiremo".
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Rimuovere i tutor dalla rete autostradale perché la Società Autostrade ha copiato il brevetto di una piccola ditta toscana, la Craft di Greve in Chianti (Firenze). E' quanto disposto oggi dalla corte d'appello di Roma per una causa avviata nel 2006.

IN LIGURIA - Il sistema di rilevazione della velocità media è presente in Liguria sull'intero tracciato della A6 (Savona-Torino) e della A26 (Voltri-Gravellona Toce) e in tratti della A7 (tra Bolzaneto e Serravalle Scrivia) e A10 (tra Celle e Albisola) 

I magistrati hanno riconosciuto la violazione del brevetto e ordinato la rimozione e la distruzione delle attrezzature esistenti. Ha poi previsto un sanzione civile in favore della Craft, pari a 500 euro, per ogni giorno di ritardo nell'osservanza della sentenza.

Immediata la replica di Autostrade: il Tutor non verrà rimosso dalla rete di Autostrade per l'Italia, ma sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale. La sentenza, inoltre, sarà impugnata presso la Corte di Cassazione da Autostrade, "le cui ragioni sono state riconosciute fondate da 4 precedenti sentenze di merito in tutti i gradi di giudizio".

Il Tutor rappresenta "uno dei migliori strumenti per garantire la sicurezza stradale e l'incolumità dei conducenti". Lo sottolinea la Polizia Stradale esprimendo "gratitudine" ad Autostrade per l'Italia per la decisione di non rimuovere il dispositivo dopo la sentenza della Corte d'Appello di Roma: "è la concreta testimonianza di quanto la sicurezza stradale e la riduzione delle vittime per incidente stia a cuore alla concessionaria autostradale".