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"Persona capace, ma non l’ho più incontrato"
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"Claudio Scajola? C'era stima e fiducia. Poi si è ritirato dal partito. Non ho più avuto incontri con lui".

Sono le parole di Silvio Berlusconi che ha deposto oggi a Reggio Calabria nel processo a carico dell'ex Ministro degli Interni imputato di procurata inosservanza della pena, aggravata dall'avere agevolato la 'ndrangheta, per avere favorito la latitanza dell'ex deputato di FI Amedeo Matacena rifugiatosi a Dubai dopo essere stato condannato a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Le parole di Berlusconi, al di là degli aspetti giudiziari sul processo in corso, ha in qualche modo ridimensionato il rapporto politico con lo stesso Scajola, almeno per quanto riguarda gli ultimi anni.

Scajola, che ha annunciato la sua candidatura alle comunali di Imperia dove vorrebbe tornare a fare il sindaco, nelle scorse settimane aveva più volte affermato che con Berlusconi ci fosse piena sintonia sulla sua discesa in campo. Tanto da far pensare che avesse ottenuto un vero e proprio via libera dal Presidente di Forza Italia. Il tutto mentre la sua candidatura provocava tensioni in tutto il centro destra.

Stando alle testimonianza dello stesso Berlusconi, le cose sarebbero diverse:

"Claudio Scajola nel 2001 era il coordinatore nazionale di Forza Italia. E' persona di grandi capacità. C'era stima, fiducia e un rapporto concreto su fatti concretissimi - ha detto il cav - poi  ha avuto vicende giudiziarie dalle quali è uscito da innocente ma che hanno pesato sulla sua immagine. Lui stesso si è voluto ritirare anche dal nostro partito e non ho avuto più nessun incontro personale, solo una telefonata all'anno per gli auguri".

Sulle relazioni tra l'ex ministro, Amedeo Matacena e Dell'Utri Berlusconi ha detto di non essere a conoscenza dei loro rapporti.