Sono previste circa tremila persone da tutta la regione domani a Sarzana, per partecipare alla XXIII edizione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie organizzata da Libera. La cittadina del Levante ligure è sede di una delle tre locali della ndrangheta in Liguria ma è anche esempio virtuoso di come beni confiscati possano essere riutilizzati a vantaggio della comunità. "Sarzana capitale della legalità, simbolo della lotta alla criminalità" ha detto il sindaco Alessio Cavarra che in consiglio regionale è stato relatore della proposta divenuta legge nel 2012 e che prevede prescrizioni per contrastare l'infiltrazione mafiosa."Uno spartiacque importante che ha dichiarato la volontà delle istituzioni a impegnarsi in prima linea su questo fronte - ha ricordato il sindaco -. Fra i punti salienti della legge la sottoscrizione di protocolli d'intesa con la direzione distrettuale antimafia, l'obbligo della Regione di costituirsi parte civile nei processi di mafia, il sostegno all'uso sociale dei beni confiscati e alle vittime dei reati. Quella norma, di cui tutt'oggi vado orgoglioso, contiene strumenti efficaci per contrastare il pericolo che incombe sul territorio ligure il cui tessuto sociale-economico ha gli anticorpi necessari a resistere alla penetrazione mafiosa".
Sarzana è stata scelta come sede regionale della XXIII giornata anche perché è "tutt'oggi una città ferita dalla tragica morte dello studente Dario Capolicchio nella strage di via Dei Georgofili a Firenze. Anche per questo - ha concluso Cavarra -, subito dopo il mio insediamento, ho istituito un assessorato alle politiche per la cultura della legalità"
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