Un altro comune del Tigullio vieta gli spazi ai neo-fascisti. Dopo Sestri Levante, Camogli e Rapallo, anche Chiavari in consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione con cui impegna la giunta "a non concedere spazi e sedi pubbliche, per quanto di sua competenza, a coloro che non sottoscrivono, all'atto della richiesta, di riconoscersi nei principi della Carta Costituzionale subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune a dichiarazione esplicita di rispetto dei valori democratici ed antifascisti sanciti dalla Costituzione".Nel documento gli amministratori di Palazzo Bianco si impegnano anche ad attuare delle iniziative che favoriscano l'integrazione delle minoranze nella comunità cittadina, in modo da ridurre l'emarginazione e la solitudine che creano terreno fertile per gli estremismi e le violenze di varia natura. L'opposizione - il gruppo che il precedente mandato era alla guida delle città con il sindaco Levaggi - con una nota rivendica la paternità della mozione "mentre in maggioranza prevalgono le lacerazioni e le troppe contraddizioni al riguardo".
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