Anni di battaglia paesana e valligiana per osteggiare un progetto legato all'ipotesi biodigestore sulle sponde dello Scrivia. Ora, i giorni della verità e l'amarezza di chi, la cittadinanza di Isola del Cantone, si sente tradita da quella politica salita più volta al confine tra Liguria e Piemonte per rassicurazioni sempre più vacillanti. A riassumere i fatti è Fabio Rivara dell'Associazione Isolese Ambientalista: "Citta Metropolitana ha convocato la conferenza dei servizi il 20 marzo per analizzare il progetto Energa. Le tempistiche sono singolari, convocazione datata 28 febbraio e fatta pervenire in comune a Isola il 3 marzo ossia il sabato della vigilia elettorale con preavviso di soli 17 giorni. Dunque nonostante gli ufficiali pronunciamenti di contrarietà all’impianto di tutte le forze politiche e delle amministrazioni locali e del consiglio regionale ligure e la forte opposizione dei comuni piemontesi, di Regione Piemonte e Provincia di Alessandria nochè l’evidente e più volte palesata non necessità dell’impianto sito di trattamento rifiuti c'è la volontà di non stoppare l'iter".
Secondo l'Associazione isolese ad aggravare una situazione sottovalutata dalla politica ci sono poi le vicende legali: "Energa può vantare quale titolo di proprietà un compromesso che riguarda solo il 4% dei terreni ed esiste un'altra iniziativa imprenditoriale in corso di autorizzazione sul restante 96% del terreno. Si aggiunga che è pendente al Tar (prima udienza 12/04/18) il ricorso promosso dai comuni avverso alla Valutazione d'Impatto Ambientale positiva e alla concessione della autorizzazione paesaggistica senza verifica di titolarità dei terreni. Infine esistono
due esposti alla Procura della Repubblica (uno contro Energa per produzione di false attestazioni di titolarità, finalizzato all'autorizzazione paesaggistica)".
Da qui la mobilitazione di valle che prevede un'assemblea pubblica a Isola del Cantone la sera del 16 marzo e successivo presidio di fronte agli uffici di Città Metropolitana la mattina del 20 marzo.
Da qui la mobilitazione di valle che prevede un'assemblea pubblica a Isola del Cantone la sera del 16 marzo e successivo presidio di fronte agli uffici di Città Metropolitana la mattina del 20 marzo.
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