'Una cassa di meloni' equivaleva a mezzo chilo di stupefacente. Questo il 'codice' usato dai clienti di un ambulante di frutta e verdura arrestato, assieme a altre quattro persone, dai carabinieri del nucleo investigativo di Genova. L'indagine è iniziata lo scorso agosto e si è conclusa nei giorni scorsi. In carcere con l'accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio sono finiti un ambulante calabrese di frutta e verdura, pregiudicato, il suo figlioccio dell'ambulante, un ecuadoriano di 27 anni e una coppia di genovesi, un piccolo pregiudicato di 53 anni, e la moglie che è stata successivamente rilasciata. Il quinto arrestato è un colombiano.
L'indagine dei carabinieri è stata coordinata dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà e ha permesso di sequestrare un chilo e 200 grammi di marijuana e due chili e mezzo di hashish. All'ambulante è stata sequestrata anche una pistola P38 illegalmente detenuta con matricola abrasa e 56 cartucce calibro 7,65. L'indagine era iniziata dall' arresto in flagranza del colombiano fermato a Marassi a bordo di un bus con mezzo chilo di hashish nel borsello.
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