Una mazzetta da muratore, 2 bastoni di legno con bandiere nere, un fumogeno da segnalazione, 7 fuochi di artificio, un coltello e numerosi indumenti neri tra cui guanti in gomma, caschi e felpe. È quanto sequestrato a due dei cinque giovani fermati dalla Digos sabato prima del corteo antifascista. I due arrivano da Trento e Trieste, sono stati denunciati: uno sarebbe noto alla polizia perché appartenente all'area anarchica. Per loro l'accusa è di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e possesso di fuochi di non libera vendita. Erano insieme ad altre tre persone tra cui una ragazza e hanno tutti poco più di 20 anni.
Tra i fermati c'è anche un anarchico genovese di 27 anni. Il giovane, incensurato, ma con precedenti di polizia per fatti di ordine pubblico, non è stato denunciato perché addosso non gli è stato trovato alcun oggetto atto a offendere. Avrebbe agito da "scout" fornendo agli anarchici provenienti da fuori Genova indicazioni per partecipare al corteo.
Intanto proseguono le indagini della digos sul gruppo che ha rotto e imbrattato alcune vetrine tra piazza Tommaseo e corso Buenos Aires. Dalle telecamere della banca è emerso che ad agire sarebbe stato un gruppo ristretto di due-tre persone isolate dallo stesso servizio d'ordine interno al corteo. Anche in questo caso secondo gli investigatori si tratterebbe di militanti di area anarchica provenienti da fuori Genova.
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