"Avere un sistema di rappresentanza unitaria, inclusiva, per coprire tutti i comparti del segmento". È questo, nelle parole di Stefano Messina, l'obiettivo di Assarmatori, la nuova associazione degli armatori italiani nata pochi giorni fa a Roma dai soci fondatori Ignazio Messina & C, Grandi Navi Veloci, Italia Marittima, Moby Lines e Tirrenia. "I trasporti marittimi crescono - spiega Messina intervenuto a margine di un convegno a Roma - Abbiamo una fortissima presenza nel trasporto marittimo nazionale, il cabotaggio, le autostrade del mare. Rappresentiamo il 90% del traffico costiero italiano. Il nostro obiettivo però non è protezionistico, ma allargare la presenza in Italia per aumentare i volumi che vanno nei porti. E le navi vanno nei porti indipendentemente dallo stato di bandiera".
Alla nascita di Assarmatori, che rientra già nell'alveo di Confcommercio, hanno già fatto seguito polemiche. Perché un anno fa Messina insieme a numerose compagnie aveva rotto con Confitarma. "Una scelta per noi molto sofferta - si difende l'imprenditore - ma questo secondo noi è un normalissimo bipolarsimo di interessi che possono essere diversi. Nel fatto ci siano due differenti associazioni in un mondo a così alta concentrazione di capitale e occupazione non trovo nulla di scandaloso".
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