È attesa per venerdì prossimo la sentenza d'appello per l'alluvione di Genova del novembre 2011 in cui persero la vita quattro donne e due bambine. Oggi ha parlato il legale dell'ex sindaco Marta Vincenzi, l'avvocato Stefano Savi. La difesa ha ribadito che l'ex primo cittadino non fosse stata avvertita da nessuno che la situazione stava precipitando e che le responsabilità sarebbero da imputare ad altri, ovvero i presidi, la polizia municipale, chi gestiva la protezione civile. In primo grado erano stati condannati l'ex sindaco Vincenzi (5 anni), l'ex assessore comunale alla Protezione civile Francesco Scidone (4 anni e 9 mesi), l'ex dirigente comunale Gianfranco Delponte (4 anni e 5 mesi) accusati di omicidio colposo plurimo, disastro e falso per i verbali nei quali venne modificata l'ora dell'esondazione del rio Fereggiano.
Sempre in primo grado erano stati condannati l'ex dirigente Pierpaolo Cha (1 anno e 4 mesi) e l'ex responsabile della Protezione civile del Comune Sandro Gambelli (1 anno), secondo il tribunale non responsabili per il falso. Il giudice aveva anche condannato il Comune in qualità di responsabile civile al pagamento di provvisionali immediatamente esecutive per un totale di 4,5 milioni. Dopo un travagliato iter civile, con le assicurazioni di Palazzo Tursi che si erano opposte al pagamento e i familiari delle vittime che avevano impugnato, il Comune ha effettuato i versamenti.
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