salute e medicina

La profilassi è stata attivata da Asl5 a partire da ieri pomeriggio
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Terapia antibiotica per 114 persone che nell'ultima settimana erano state a stretto contatto con il bambino deceduto ieri mattina all'ospedale Sant'Andrea per meningite da meningococco.

La profilassi è stata attivata dalla Asl5 nella scuola di Manarola, l'asilo frequentato dal bimbo. Il protocollo è stato attivato non appena avuto l'esito dell'esame sul liquor che intorno alle 12.30 ha confermato la meningite da meningococco: per questo nel pomeriggio 37 adulti e 77 bambini sono stati interessati da questo provvedimento. Altre 48 persone sono poi state sottoposte a terapia antibiotica durante la serata. Gli specialisti della Asl5 hanno inoltre fornito tutte le informazioni richieste dalle famiglie degli alunni.

Il bambino era stato ricoverato poco dopo le 6 per una sospetta sepsi batterica. Era già in condizioni gravissime, con febbre molto alta e difficoltà respiratorie. Una volta trasferito in rianimazione, le sue condizioni erano precipitate. Adesso sono in atto tutte le procedure per la sicurezza dei cittadini.

Le meningiti possono essere virali o batteriche, più gravi. “In questo caso, però, sembra che si tratti più di una sepsi batterica, che è differente”, spiega Valerio Del Bono, dirigente del reparto della clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino. “La sepsi è un processo infettivo che determina una risposta generalizzata. Può causare anche la morte, il tasso medio va dal 20 al 30%, per cui è un problema medico molto rilevante. La meningite, invece, è un processo infettivo localizzato alle meningi che sono le membrane che rivestono il cervello e al midollo spinale. Il meningococco può determinare entrambe”. È importante e difficile capire i primi segnali, uno di questi può essere l'alterazione neurologica per individuare una sepsi.