La signora, Santa Privitera, 82 anni, abitava nel bungalow adibito ad abitazione. Nella casetta in legno vivevano in tre: la vittima, il figlio Maurizio Messina che lavora in un vicino campeggio, e un nipote. Il figlio è stato indagato per omicidio colposo, come atto dovuto della procura. I due erano assenti al momento del rogo. Le indagini sulla tragedia sono affidate ai vigili del fuoco, ma sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e gli agenti della polizia municipale di Ceriale.
Tra le prime ipotesi sulla cause dell'incendio un difetto alla stufa a legna. Sono stati i vicini a notare il fumo e a dare l'allarme. La tempestiva segnalazione è stata vana per salvare la donna, ma ha evitato che le fiamme raggiungessero alcune bombole di gas e barattoli di materiale infiammabile stoccato vicino alla casetta in legno. "Non so cosa possa essere accaduto. Come tutte la mattine ho accudito mia madre e l'ho lasciata su una poltrona, poi sono uscito per andare al lavoro", ha detto il figlio della donna.
La donna invalida, prima è stata intossicata dal denso fumo, perdendo i sensi, poi è stata raggiunta dalle fiamme che non le hanno lasciato scampo. Il magazzino, una baracca in legno ha preso fuoco molto velocemente: sul posto sono sopraggiunti il personale sanitario e il 118, ma per la donna non c’è stato niente da fare, inutile ogni tentativo di rianimazione e soccorso.
Rimangono sul posto i vigili del fuoco con una squadra e un funzionario oltre che ai tecnici della polizia giudiziaria alla ricerca di elemnti per capire la causa del rogo dove ha perso la vita l’anziana signora.
IL COMMENTO
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