
“La nostra segreteria si è attivata in tutte le componenti per telefonate e convocazioni per donatori anche nei fine settimana – ha aggiunto Russo -. Non mi pare quindi che si possa pensare che gli appelli alle associazioni siano caduti nel vuoto”.
Un passaggio importante, decisivo forse, per uscire dalle fasi di emergenza per carenza sangue per Emanuele Russo, coinciderà con un intervento strutturale sul rapporto esistente tra i vari soggetti che compongono il Sistema trasfusionale nella nostra Regione. “Da un lato è necessario far comprendere ai donatori l’importanza di una programmazione della loro donazione, prima di tutto in termini di qualità del prodotto che viene trasfuso a chi ne ha bisogno (freschezza del sangue, maggiore efficacia terapeutica; diminuzione rischio di sprechi; certezza di avere sempre a disposizione il Sangue necessario…) - ha spiegato Russo -. Allo stesso tempo, è necessario concordare con i tecnici e gli amministratori un segnale forte e chiaro, che permetta di fare percepire ai donatori l’importanza del loro contributo e, allo stesso tempo, l’apprezzamento che la comunità fa di questa figura”.
“Penso ad esempio ad eventuali accertamenti di cui i donatori possano aver necessità – ha aggiunto Russo – esami del sangue o altro, per i quali si potrebbe ipotizzare, pur nel mantenimento delle regole che devono essere sempre uguali per tutti i cittadini, corsie particolari, con accessi, diciamo così, agevolati. Si tratta di una materia complessa che stiamo affrontando in Regione e con la Asl. Speriamo di venirne a capo al più presto”. “Per il momento – ha concluso Russo - non posso che associarmi all’appello di Strada, e garantire che la Fidas ha fatto e continuerà a fare di tutto, per garantire ai nostri ospedali il fabbisogno di sangue”.
IL COMMENTO
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