Il sindaco di Imperia, Carlo Capacci (indipendente oggi appartenente al gruppo misto), ha varato la nuova giunta comunale, ridistribuendo, nel contempo, le deleghe, a poche settimane dall'uscita degli assessori del Pd e dalla mancata volontà dello stesso partito di trovare una accordo per il proseguo del mandato amministrativo. L'esecutivo passa così da 9 a 5 assessori. A Guido Abbo, vicesindaco, vengono assegnate le seguenti deleghe: lavori pubblici, trasporto pubblico locale, Atem Gas, informatizzazione e innovazione tecnologica, amministrazione finanziaria e patrimonio. A Enrica Fresia vanno urbanistica, edilizia pubblica e privata. A Maria Teresa Parodi commercio, industria, artigianato, pesca, agricoltura, fiere e mercati, servizi per le imprese, arredo urbano, verde pubblico, servizi demografici e statistica, Urp. A Nicola Podestà cultura, università, educazione ambientale, osservatorio meteorologico, attività e servizi educativi, servizi e politiche sociali e politiche giovanili, politiche del lavoro e comunitarie, immigrazione, pari opportunità. A Simone Vassallo turismo, sport, manifestazioni, promozione del territorio, protezione civile.
Le materie non delegate espressamente agli assessori, restano per legge di competenza del sindaco, che assume sotto la propria direzione e responsabilità personale, affari legali e contratti, società partecipate, polizia municipale e viabilità, ambiente, porto turistico, porti, demanio e spiagge.
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