Nuovi provvedimenti restrittivi per il piromane dei cassonetti il 40enne arrestato in flagranza di reato dalla polizia la sera del 27 ottobre nelle vie della Foce a Genova e che si trova già agli arresti domiciliari. Gli agenti del commissariato di piazza Matteotti, che hanno approfondito le indagini, analizzando le immagini delle telecamere, gli contestano altri 9 raid incendiari commessi in cinque notti fra settembre e ottobre scorsi in cui sono andati distrutti 9 cassonetti e danneggiate due auto, due insegne di negozi e le facciate di alcuni palazzi.
L'uomo è agli arresti domiciliari nella sua casa nella stessa zona dei roghi: il giudice lo ritiene pericoloso e per essere sicuro che non si allontani da casa ha chiesto e ottenuto un controllo costante 24 ore su 24 attraverso il braccialetto elettronico.
Il quarantenne è da tempo in cura per turbe psichiatriche e ha giustificato i roghi con una delusione d'amore. Per gli inquirenti è l'autore di due roghi avvenuti il 22 settembre in via Cecchi e in via della Libertà, di due incendi il 23 settembre in via Maddaloni e via Pareto; di due roghi divampati il 6 ottobre in via Cecchi e in via Finocchiaro Aprile, e infine di due incendi della notte del 20 ottobre in via Cecchi e il 24 ottobre in in via Ruspoli
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