Carlo Tavecchio si è dimesso dalla carica di presidente della Figc. Alla fine, dopo un intervento commosso ha lasciato l’incarico comunicandolo al Consiglio federale. Inoltre Tavecchio ha chiesto un passo indietro di tutti i consiglieri. Richiesta prontamente accolta. Dunque, l’intero Consiglio è azzerato, quello che chiedevano le opposizioni, Calciatori e Lega Pro, la politica e i vertici dello sport italiano. Il mondo del calcio italiano sta vivendo ore difficili dopo il disastro della Nazionale che non si è qualificata ai Mondiali. Tavecchio ha dato la colpa all’esonerato tecnico Giampiero Ventura, ha provato a resistere, ha chiesto un rinvio di due settimane, ma ora ha gettato la spugna.
E alla fine ha chiesto scusa: "Ho sbagliato, vado a casa e chiedo scusa a tutti.Le ambizioni e gli sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato e ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni di voi"."
Intanto il presidente del Coni Giovanni Malagò passa all'attacco e dice: "Tavecchio dimesso? Non avevo buoni informatori, i fatti sono chiari e sono oggettivi. Se c’era un consiglio unito si potevano prendere altre decisioni, ma in un contesto del genere con scricchiolii vari non ci voleva uno scienziato per capirlo. Da statuto si deve procedere ad un commissariamento, si deciderà mercoledì stesso, non facciamoci dell’altro male. Se farei il commissario? Ne voglio parlare con gli amici della giunta perché non è una scelta che dipende da me ma dal Coni". La guerra è aperta con Tavecchio che replica a Malagò: "E' un fatto grave".
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