Lapadula con il gol mangiato all’inizio e Rosi con la traversa hanno dato il colpo di grazia a Juric e si capisce, al Genoa. La sconfitta nel derby e l'esonero di Juric ufficializzato nel tardo pomeriggio con il Ballardini ter ormai alle porte, passano attraverso questi due episodi chiave della stracittadina.
I rossoblu’ sprofondano in classifica sotto il peso di otto sconfitte in dodici partite, una vergogna. Non una vittoria in casa, per otto volte in svantaggio e mai Perin e compagni hanno saputo rimontare. Che Juric debba salutare la scena è logico, semmai con il senno di poi sarebbe stato meglio mandarlo via dopo la Spal, ma i giocatori devono farsi un esame di coscienza e chiaramente la società deve analizzare tutti gli errori fatti. Da anni il Genoa non partiva così male e i tre derby di fila persi sono lo specchio di un periodo ormai lungo di imbarazzante impotenza tecnica. Ballardini ha il favore del pubblico, è sinceramente legato al Grifone e ha l’esperienza per tentare di rianimare un gruppo di giocatori che hanno gia’ l’espressione rassegnata sul volto ancora prima di cominciare. Sul campo c’è bisogno dell’elettroshock, poi a livello di dirigenza la questione della vendita del club pesa su tutto l’ambiente. Preziosi vuole vendere c’è chi vuole comprare. Ognuno fa i suoi conti, ma tutti sappiano che una retocessione significherebbe un disastro per le tasche di ognuno degli attori sul palcoscenico.
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