"Più moschee, ma anche cimiteri musulmani e il riconoscimento da parte dello Stato della carne halal". Questi, in estrema sintesi, sono alcuni tra i diritti più stringenti che le comunità islamiche italiane chiedono allo Stato italiano. A enunciarli è stato Roberto Hamza Piccardo, promotore della Costituente Islamica che è stata presentata per la prima volta a Imperia nel corso di un incontro aperto.La Costituente islamica, che nascerà nel 2018 "non è un partito - ha detto Piccardo - ma un ente che sarà chiamato a trattare con lo Stato, affinché vengano riconosciuti ai musulmani gli stessi diritti degli italiani". "Finora - ha aggiunto Piccardo - lo Stato ha stretto intese con tutte le comunità religiose, tranne quella musulmana. La scusa è che non abbiamo un ente esponenziale, un soggetto che possa rappresentare tutti i musulmani di fronte allo Stato. Ma noi chiediamo il rispetto dei diritti, non vogliamo privilegi e lo Stato, a questo punto, può chiamarci per aprire un dialogo".
Quella musulmana è una realtà in crescita, anche in Italia. Secondo Piccardo, infatti, attualmente sono quasi 2,7 milioni i musulmani nel nostro Paese e novecentomila sono già italiani: "Ma entro il 2030 - ha detto - saranno 5 milioni e, lo dicono le statistiche, nel 2060 un terzo della popolazione italiana sarà di origine straniera".
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