Da gennaio 200 migranti all'ex bocciofila: a San Benigno il prossimo 'caso Multedo'

I riflettori sono tutti puntati su Multedo, ma a Genova c'è un'altra polveriera pronta a esplodere. Nell'ex bocciodromo di San Benigno, accanto al tunnel di via Milano, sono quasi finiti i lavori di un centro d'accoglienza straordinario destinato a ospitare almeno 150 migranti, in prospettiva anche 200 e oltre. Il termine è previsto per gennaio. Nella scorsa primavera il quartiere si era già mobilitato contro le imposizioni della Prefettura. Ora il caso torna a scottare e presto piomberà sulla scrivania del sindaco Bucci. 

Qualche tramezza, gli impianti esterni, il pavimento: mancano ormai pochi interventi e la struttura sarà pronta. L'immobile è di proprietà demaniale. Si tratta ancora dei duecento circa che erano ospitati alla Fiera, 'sfrattati' per la partenza del Salone Nautico. La maggior parte di loro hanno trovato accoglienza al Seminario del Righi, ma l'obiettivo è individuare una collocazione definitiva il prima possibile. 

Sulla decisione di creare un Cas a San Benigno, area già degradata con problemi di spaccio, criminalità e prostituzione, era piombato un secco 'no' non solo dall'ex opposizione (in prima linea la Lega Nord con Davide Rossi, oggi consigliere comunale), ma anche dalle associazioni del territorio, dai commercianti e dallo stesso presidente del Municipio Centro Ovest, all'epoca Franco Marenco, sostenuto dal centrosinistra. Ieri come oggi, Tursi alzò le mani: "Decide la Prefettura". La protesta era sfociata in un'assemblea sotto il palazzo del Governo in centro città

Nel frattempo è cambiato il colore dell'amministrazione e l'opposizione è diventata maggioranza. Intorno all'ex asilo Contessa Govone continua la protesta dei residenti, scesi in piazza con una seconda fiaccolata, ma a Sampierdarena e dintorni si rischia il bis. Anche perché si parla di una struttura che potrebbe accogliere ben più dei 12 migranti contestati a Multedo: in teoria anche venti volte tanto. E adesso, a lavori quasi ultimati, una retromarcia della Prefettura sembra ancora più difficile.