cronaca

Dal Medioevo a oggi un riferimento costante per la città
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Genova, per la prima volta, dedica una mostra alla Lanterna ripercorrendo, attraverso 200 tra dipinti, stampe e oggetti, la storia del suo simbolo e, di conseguenza, le tante trasformazioni urbane. "La città della Lanterna", che sarà aperta dal 7 ottobre al 4 febbraio, ripercorre le tappe di quello che, fino al 1902, era il faro più alto del mondo e che è diventato il vero simbolo di Genova.

La prima immagine della Lanterna di Genova è sulla copertina di un libro dei conti che risale al 1371. Una immagine disegnata su pergamena che fa vedere alcuni segnali che dimostrano come, già in quel tempo era l'occhio di Genova.

"Sulla lanterna troviamo un bastone che regge quello che era chiamato cuffino - spiega Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Reale che ha curato la mostra assieme a Luca Leoncini - che serviva ad avvisare la città quando le navi stavano arrivando e la direzione dalla quale arrivava il possibile pericolo. E poi sono disegnati i piccioni e le bandierine, che servivano per le comunicazioni. Insomma, tutti elementi che dimostrano come la Lanterna abbia scandito la vita della città".

Da questa immagine, quindi, inizia un viaggio fantastico nei cambiamenti della città dove l'unico punto di riferimento costante resta proprio quello del faro che, dalla collina di San Benigno, svetta in ogni immagine. Tra le particolarità anche alcuni oggetti tra i quali le scarpe e il sistema di respirazione dei palombari e il "gancio da lavoro" provenienti dalla "Compagnia Unica Paride Batini". Dalla mostra, ospitata nei locali dell'ex Teatro Falcone, a Palazzo Reale, partiranno anche, il 29 ottobre e la prima domenica di ogni mese, visite guidate alla Lanterna.