350 tonnellate di spaghetti, dal valore di 230.000 dollari furono confiscati nel 2015 dalla Dogana del Porto di Genova alla ditta italiana Garofalo; 10 container pieni di pasta, di ottima fattura, ma a causa di un marchio Made in Turkey facilmente cancellabile, non mettibili sul mercato, non sono andate perdute.Grazie alla collaborazione tra Guardia di Finanza, Dogana di Genova, Ministro degli Esteri, Nazioni Unite e alla inserimento fondamentale della Comunità di Sant’Egidio, 312 tonnellate di spaghetti, senza problemi di scadenza, sono state già devolute a comunità che forniscono pasti ai poveri.
6 container sono stati inviati in Perù, 3 sono stati destinati a tre ospedali del Sud della Libia e infine 4 container sono stati mandati a El Salvador in una comunità di Sant’Egidio, presente a Genova per l’occasione proprio l’ambasciatore di El Salvador Barrera.
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