cronaca

L'assessore Fanghella: "Pronta prima del Nautico"
1 minuto e 55 secondi di lettura
La rotonda della Foce si concede un restyling per l'inizio del Salone Nautico. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco Bucci e curato dall'Aster, è già stato approvato in via defintiva e si attende solo il via libera della Soprintendenza ai beni culturali. A dare il benvenuto ai turisti non sarà più un anonimo prato incolto, ma una rosa dei venti con un messaggio tradotto in diverse lingue.

"Dovrà essere il biglietto da visita per chi arriva in città, e quindi darà un'immagine forte - spiega l'assessore ai lavori pubblici, Paolo Fanghella, rivelando i disegni a Primocanale - sarà una costruzione ottagonale con lastre sfaccettate e una cornice in acciottolato. Il cordolo in gomma e la pavimentazione esterna verranno mantenuti". E allo stesso modo non verrà spostata la statua del navigatore, posta all'estremità dello spartitraffico. 

Ma l'idea più innovativa è quella delle scritte. Chi imboccherà la rotatoria dalla Aldo Moro vedrà anzitutto due facce. Sulla prima leggerà la parola 'Genova', sulla seconda 'Benvegnui', in genovese. E poi, man mano che si percorre la rotonda, la stessa frase in inglese, tedesco, francese, spagnolo e altre lingue.

La rosa sarà di pietra chiara e scura, per rendere il contrasto, con punte lunghe 2,30 metri e alte 60 centimetri. Al centro ci sarà un'aiuola di 20 metri quadrati con piante grasse simili alle agavi, più facili da mantenere rispetto ad altri tipi di vegetazione. I lavori dovranno iniziare a tempo record. "Ho dato un ordine perentorio all'Aster perché tutto sia pronto al massimo il 20 settembre - spiega Fanghella - e li ringrazio per lo sforzo che stanno facendo. Attendiamo solo l'ok della Soprintendenza, poi possiamo partire".

Sì, ma i costi? Qui arriva la sorpresa: il preventivo va dai 50 ai 60mila euro, ma l'intero onere sarà coperto da sponsor. "Ci sono grandi aziende disposte a investire in città - dice l'assessore ai lavori pubblici - e quest'opera sarà praticamente a costo zero per il Comune, come prevede la linea di questa giunta". A farsi avanti, ma non è ancora ufficiale, sono stati Crédit Agricole e due aziende del settore energetico, tra cui un gigante svizzero che potrebbe presto sposare altri progetti a Genova.