Prossimo obiettivo corso Italia. È nella 'promenade' genovese che il Comune lavorerà in queste settimane per prevenire attacchi terroristici con veicoli scagliati sulla folla, come avvenuto a Barcellona, Berlino e Nizza. I 'cubotti' di granito già usati in via Garibaldi piacciono ai cittadini, tanto che alcuni sponsor ne hanno già 'adottati' sei dopo l'anticipazione di Primocanale. Qui, però, saranno sostituiti con barriere più economiche, senza togliere all'occhio la sua parte. L'assessore alla sicurezza Stefano Garassino e quello ai lavori pubblici Paolo Fanghella ne hanno parlato in un sopralluogo coi tecnici della Municipale.
"Cercheremo di essere pronti per l'inizio del Salone Nautico - spiega Fanghella - ma dobbiamo tenere conto che quest'area è sottoposta a vincolo ambientale. Quindi ogni soluzione, compresi i tradizionali new jersey se non facessimo in tempo a trovare altro, dovrà ottenere il benestare della Soprintendenza ai beni culturali". La scadenza è fissata dunque al 20 settembre, visto che il 21 inizia la kermesse. Anche perché l'afflusso di visitatori alla Fiera richiama altro pubblico sulla passeggiata, col rischio di fornire a potenziali attentatori centinaia di vittime in un solo colpo.
La scelta dei punti in cui installare le barriere avverrà secondo due criteri. Anzitutto dovranno proteggere i tratti in cui la piastrellatura si interrompe, in corrispondenza dei numerosi varchi carrabili che permettono l'accesso a bar, ristoranti e stabilimenti. Per ogni traversa serviranno otto blocchi, quattro su ciascun lato. Rispetto ai pregiati cubi in granito, prezzo unitario 1.500 euro, ci si potrebbe accontentare di analoghe strutture in cemento rosa che costerebbero molto meno, circa 200 euro a pezzo. In alternativa si pensa a pesanti fioriere che però sarebbero comunque dispendiose.
Ma non basta. Il dislivello tra il largo marciapiede e la sede stradale è di circa 15 centimetri, e questo permetterebbe a un mezzo in velocità di piombare sulla passeggiata senza trovare particolari ostacoli. Perciò tutti i punti con parcheggio andranno protetti dal lato dei pedoni. "Allo studio abbiamo due soluzioni: o una ringhiera o i soliti cubotti, magari con materiali un po' meno onerosi", spiega Fanghella. L'assessore ha già chiesto ad Aster di studiare un'alternativa 'low-cost' in grado di salvaguardare la componente estetica.
Intanto l'idea di Garassino - cubi sponsorizzati per coprire tutti i costi - ha già riscosso un grande successo. "Dopo due ore e mezza dalla pubblicazione della vostra notizia - racconta a Primocanale - avevamo già 'venduto' sei barriere, quattro da un negoziante e due da un dentista. In pratica sono già pagate. Sono molto contento". Tra le ipotesi allo studio dei due assessori c'è anche quella di depositare il brevetto dei cubi anti camion, progetto sviluppato da Aster. Ancora non c'è nulla di ufficiale e i costi iniziali sarebbero sostanziosi, ma se l'inziativa andasse in porto e piacesse al sindaco Marco Bucci, Tursi potrebbe addirittura guadagnarci.
cronaca
Corso Italia, le barriere saranno low-cost. Boom di adesioni per i cubi sponsorizzati
Fanghella e Garassino: "Pronti per l'inizio del Nautico"
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