cronaca

Il bilancio è di 13 morti e 80 feriti. Sventato nella notte un attacco a Cambrils
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C'è anche un italiano, Bruno Gulotta, responsabile marketing per Tom's Hardware, tra i 13 morti dell'attentato terroristico a Barcellona. Si attende solo la conferma della Farnesina, ma amici e colleghi, compreso il sito per cui lavorava, hanno già comunicato la notizia sul web.

Bruno Gulotta, residente a Legnano, in Lombardia, era in vacanza nella città catalana con la moglie e i figli. L'uomo, 35 anni, al momento dell'attacco si trovava sulla Rambla e sarebbe rimasto ucciso dal furgone killer che è piombato sulla folla.

Tra le testimonianze raccolte in queste ore c'è anche quella di due liguri che si trovavano sulla Rambla e sono riusciti a mettersi in salvo rifugiandosi in un locale: si tratta di due imperiesi, Alberto Cipriani e Giacomo Mucilli, studenti dell'Università di Genova.

Erano pronti a sferrare un nuovo attacco a Barcellona i cinque kamikaze uccisi nella notte dalla polizia a Cambrils
, una cittadina balneare a 120 km a sud di Barcellona. Secondo fonti polizia il progetto era dunque quello di continuare a seminare terrore con un terzo attacco e il successivo, tentato nella notte nella vicina cittadina, con sei persone ferite.

Il gruppo sgominato nella notte sarebbe legato alla cellula responsabile dell'attacco di Barcellona. Il conducente del furgone che ha falciato la folla sulla Rambla è tuttora in fuga. Forse è proprio lui l'uomo che nella notte ha forzato un posto di blocco, ferendo un poliziotto e fuggendo poi a piedi. Nell'auto è stato trovato il cadavere del proprietario ucciso a coltellate. Tre suoi presunti complici sono stati arrestati.

I cinque uomini sono stati intercettati verso le due del mattino a un posto di blocco all'ingresso di Cambrils. Sono riusciti a fuggire inseguiti dai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana. La loro auto ha investito alcune persone che passeggiavano sul lungomare della cittadina. Poi, scesi dalla vettura, hanno iniziato a colpire a coltellate i passanti. Sei persone sono state ferite, una delle quali in forma grave. I cinque terroristi sono stati uccisi dalla polizia. Portavano apparenti cinture esplosive, che si sono rivelate false. 

Sono 80 le persone rimaste ferite
e ricoverate negli ospedali, delle quali 15 sono in condizioni molto gravi.

In un primo momento la polizia aveva riferito di aver arrestato Driss Oukabir, la cui identità corrispondeva ai documenti forniti per noleggiare il furgone. Ma più tardi un uomo - sempre identificato come Driss Oukabir Soprano - si è presentato al commissariato di Ripoll (Girona), dove risiede, denunciando il furto dei suoi documenti. Lo riferisce La Vanguardia. La polizia aveva diffuso la sua identità e la sua foto come colui che aveva affittato il furgone usato nell'attentato. Il sindaco della località ha confermato l'identità dell'uomo. Gli agenti stanno cercando di chiarire perché Oukabir non abbia denunciato prima il furto e sospettano il fratello minore di Driss, Moussa.

L'Isis ha rivendicato l'attentato di Barcellona attraverso la sua 'agenzia' Amaq, definendo gli attentatori "soldati dello Stato islamico". Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo.

Il viale è stato transennato ed evacuato. Il conducente aveva abbandonato il veicolo e sarebbe fuggito a piedi. Il furgone è salito sulla parte centrale del celebre viale del centro di Barcellona, percorso da numerosi turisti, e si era schiantato contro una edicola all'altezza dell'incrocio con Carrer Bonsucces dopo avere investito una decina di persone.

TOTI: NECESSARIA COESIONE - Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere sull'edificio della Regione Liguria per tutta la giornata di oggi, in segno di solidarietà e partecipazione al dolore che ha colpito il popolo spagnolo per gli attentati terroristici sulle Ramblas a Barcellona e a Cambrils, vicino a Tarragona. Toti ha inviato una nota di cordoglio e di solidarietà, a nome dell'intera giunta regionale, all'Ambasciatore spagnolo in Italia e al presidente della Regione della Catalunya per "un atto di barbarie che, ancora una volta, colpisce il cuore dell'Europa, causando 13 morti e centinaia di feriti, tra cui anche alcuni nostri connazionali. Si tratta - ha scritto Toti - di un atto di violenza che condanniamo con estrema durezza e che deve rafforzare, ancora di più, la coesione delle Istituzioni europee affinché venga data una risposta univoca alla lotta al terrorismo. Paura e terrore non vinceranno".