Il rischio di caos è reale, ma affidandosi ai professionisti si scongiurerà il blocco. E’ il messaggio dell’ordine degli ingegneri di Genova dopo che il 19 luglio è entrata in vigore la delibera della giunta regionale che cambia la classificazione sismica della Liguria: Genova passa dal livello 4 al 3, in scala inversamente proporzionale: non significa che ci sia un cambio di pericolosità, spiega il professor Antonio Brencich, che insegna Tecnica delle costruzioni all'Università di Genova, ma che ci sono nuove procedure amministrative che "credo miglioreranno della qualità esecutiva delle opere". Ma che cosa cambia dunque? "Per le opere in corso - spiega Brencich - deve essere fatta una comunicazione alla Città metropolitana con una dichiarazione di adeguatezza della struttura alla normativa. Cambia molto la situazione per i nuovi lavori anche domestici: ad esempio aprire una porta o unire due stanze piccole creandone una grossa, potrebbe non essere più possibile, in certi casi, perché sono necessarie alcune caratteristiche che prima non erano richieste" spiega Brencich. Per le opere in corso il termine della dichiarazione è il 3 agosto.
Il neo presidente dell'ordine degli Ingegneri di Genova, Maurizio Michelini, tranquillizza: rischio blocco delle grandi opere? "C'è una grande confusione normativa, ci sono norme che si sovrappongono ma io consiglio di seguire le indicazioni del segretario consigliere ligure Muzio che ha indicato a noi professionisti che c'è una legge regionale ponte che consente di affidare al professionista l'incarico per dichiarare se le opere possiedono i requisiti per poter continuare e sulla base di questa dichiarazione è ragionevole non fermare l'economia di una regione".
Il messaggio finale è dunque, affidatevi ai professionisti: l’ordine degli ingegneri è a disposizione con gruppi di lavoro e consulenza.
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