"Da 23 anni sono ricercatore precario che lavora al Gaslini di Genova, sono passati, politici e ministri, sono state fatte tante iniziative ma, per ora, ben poco è stato fatto". La storia di Patrizia De Marco, biologa precaria dell'ospedale Gaslini di Genova, è uno dei casi simbolo della manifestazione che oggi ha visto, in tutta Italia, la protesta del personale precario degli Irccs, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e gli istituti zooprofilattici sperimentali.
Il capoluogo ligure è tra i capofila della protesta con due strutture, il Gaslini e il San Martino-Ist, che vedono la presenza di circa 150 professionisti da lungo tempo in attesa di stabilizzazione. "Si tratta di istituti molto conosciuti a livello nazionale - spiega Laura Tosetti, segretario Cgil Nidil - con 90 ricercatori precari al Gaslini e una sessantina al San Martino. Con questa iniziativa chiediamo di poter iniziare un percorso di stabilizzazione di tutti i lavoratori precari".
Per adesso sono state raccolte diecimila firme che verranno consegnate alla presidente della Camera Laura Boldrini. "A lei chiediamo che insieme alla ministra Lorenzin e al ministro dell'Economia Padoan - prosegue De Marco - si possa istituire un tavolo per la stabilizzazione che questi ricercatori".
Persone che, tra l'altro, hanno un ruolo fondamentale nella cura dei pazienti. "Noi ci occupiamo di ricerca sanitaria - spiega De Marco - che permette il miglioramento delle cure per il paziente e, nel caso del Gaslini di pazienti pediatrici ai quali viene offerta la possibilità di avere proprio grazie alle nostre ricerche una cura personalizzata più efficace".
ENTRO FINE ANNO ASSUNZIONI - Entro il 2017 ci saranno 10 nuove assunzioni, otto delle quali a tempo indeterminato, per i precari iscritti alle graduatorie del Gaslini per "dirigente sanitario biologo nelle discipline di patologia generale, oncologia e genetica". La notizia è emersa al termine dell' incontro tra i rappresentanti dei precari delle Irccs genovesi e funzionari e dirigenti dell' assessorato alla sanità.
A gennaio 2017, la Regione Liguria aveva fatto un accordo con i sindacati per avviare un percorso che consentisse l'utilizzo delle graduatorie, già esistenti, per biologi precari per coprire non solo i posti del Gaslini ma, ad esempio, anche quelli di altre aziende. Per il 2017 saranno, quindi, disponibili, autorizzati, in deroga, 8 posti a tempo indeterminato e due a tempo determinato. Quelli a tempo indeterminato saranno suddivisi tra 4 alla Asl2, e 1 posto ripetitivamente a Asl1, Asl 5, San Martino e Evangelico, mentre quelli tempo determinato saranno tutti al Gaslini.
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In piazza i ricercatori precari genovesi: "Da 23 anni attendo la stabilizzazione"
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