"Vedere il mio nome scritto lì? Beh, mi fa un certo effetto. Mi ricorda che la gente ha molte aspettative nei nostri confronti". Marco Bucci entra ufficialmente nella storia dei sindaci di Genova. Nel maestoso ufficio di rappresentanza la calligrafa Luciana Diomidi ha scritto anche il suo nome in bei caratteri sulla pergamena che riporta i titolari di tutti i mandati alla guida della città a partire dal 1849.
Così la Superba saluta il sindaco numero trentanove dalla costituzione del Comune. Bucci ha di nuovo assicurato che parlerà con tutti e che si impegnerà a rappresentare tutta la città. Porte chiuse solo all’illegalità, per il resto libertà. Compresa la nuova sede di Casa Pound in piazza Alimonda che ha creato tensioni e polemiche. "Ognuno ha il diritto di aprire con la sede che vuole, basta che sia legale e che paghi un affitto - ha detto - abbiamo parlato anche coi sinti, hanno il diritto di stare lì. Io sarò il sindaco di tutti i 580mila genovesi".
Il primo cittadino dovrà far valere la sua voglia di dialogare anche per le complesse questioni aperte lasciate in eredità dal precedente ciclo amministrativo. La più pressante è Amiu: nelle scorse ore Bucci ha incontrato i vertici dell'azienda per discutere il piano strategico. Sui 13 milioni dovuti dal Comune ha tagliato corto: "L'azienda deve averli e noi li troveremo, ma non ne abbiamo ancora parlato". Il tema finirà subito in consiglio comunale tra il 20 e il 25 luglio, quando andrà in discussione una correzione al bilancio.
Bucci è pronto a confrontarsi direttamente anche coi mega industriali che hanno acquistato l’Ilva. Il 4 luglio c’è l’incontro a Roma con Gentiloni. "Non so se ci sarò io in persona - spiega - manderemo qualcuno e in ogni caso diremo chiaramente che gli accordi vanno rispettati perché Ilva è un'azienda che funziona". E se il governo dice che l'accordo non vale più? "Allora ci impegniamo noi, la trattativa la faremo noi col management, semmai ci vado io personalmente, tanto ci so parlare".
Intanto è questione di giorni per la nuova giunta. Alcuni nomi, come quelli di Serafini e Garassino, paiono ormai scontati ma l’ufficialità deve ancora arrivare. Bucci ha confermato che è "tutto pronto", ha tenuto il riserbo sui nomi e infine ha scherzato sorridendo coi giornalisti: "Ufficiale? No, ma avete già scritto tutto voi. Sono tutte sbagliate, però visto che avete fatto un bel lavoro, complimenti. La prossima volta ditemelo, così fatico meno".
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Bucci entra nell'albo storico dei sindaci: "Dall'Ilva fino ai sinti, parlerò con tutti"
Cerimonia a Tursi. Sulla giunta: "Tutto pronto"
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