Uno spezzino di 47 anni è stato arrestato dalla polizia per detenzione illegale di materiale esplodente. L'uomo è accusato di aver piazzato la sera dello scorso 15 giugno un ordigno rudimentale davanti al portone di un condominio di via Roma alla Spezia. L'esplosione distrusse il portone e danneggiò alcune auto in sosta. Nella perquisizione dell'abitazione, effettuata in mattinata, gli agenti della Digos e della Squadra mobile hanno rinvenuto oltre venti ordigni uguali a quello utilizzato nel centro cittadino: si tratta di dispositivi utilizzati per la fabbricazione di fuochi d'artificio, contenitori di plastica contenenti dai 200 ai 300 grammi di polvere nera e con una miccia di una ventina di centimetri "in grado di fare male" ha detto il questore Francesco Di Ruberto che ha sottolineato come il gesto sia riconducibile a una bravata senza connotazioni politiche. Secondo gli inquirenti gli ordigni, realizzati da un'azienda specializzata in fuochi d'artificio di Genova, sarebbero stati presi da un parente del quarantenne, dipendente dell'azienda.
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