Finalmente ‘Insieme’. Un solo cartellone, 60 spettacoli su quattro sale, due teatri, Stabile e Archivolto, che lavorano fianco a fianco programmando il definitivo matrimonio. “Oggi è una tappa importante, con la speranza di poter avere per l’anno prossimo un soggetto giuridico unico. Forse sarà il primo in Italia”, spiega Gian Enzo Duci, presidente dello Stabile. La fusione è ormai cosa decisa. Restano da definire i dettagli tecnici, come l’unione dei bilanci e i trasferimenti del personale. E intanto Genova sogna il suo teatro nazionale, che in futuro potrebbe chiamarsi proprio così: ‘Teatro Nazionale di Genova’, appunto.
La stagione 2017/18 prevede un’ampia gamma di titoli che spaziano dal classico al moderno, dal teatro riflessivo a quello leggero, dai grandi attori alle giovani promesse. Si parte in quarta con ‘Fine dell’Europa’, uno spettacolo internazionale al Duse dall’11 al 20 ottobre, un capolavoro dell’argentino Rafael Spregelburd. Si prosegue alla Corte con ‘Il nome della rosa’, dal 17 al 29 ottobre, un adattamento di Stefano Massini diretto da Leo Muscato prodotto tra Genova e Torino.
Ma attenzione anche a ‘M come Méliès’, un omaggio al genio di uno dei padri del cinema firmato da Marcial Di Fonzo Bo ed Elise Vigier, al Duse dal 15 al 18 febbraio. E dal 19 ottobre al 5 novembre il Modena si trasformerà per Spoon River, nuovo allestimento e nuovo cast per lo spettacolo che Giorgio Gallione ha ideato intrecciando Lee Masters e De Andrè. E poi tantissimi appuntamenti che comprendono l’avanguardia, il teatro sociale e gli spettacoli per bambini. Quest’anno sarà anche possibile rivedere alcuni dei titoli migliori della scorsa stagione: Le Prénom, Il Mistero Buffo, il Borghese Gentiluomo e non solo.
“È la tappa di un percorso che deve portare all’inclusione, nell’ambizione che questa città abbia un teatro nazionale. La Regione e le altre istituzioni ci hanno creduto, la dinamica economica e finanziaria è chiara e risolta – conferma l’assessore regionale alla cultura, Ilaria Cavo – abbiamo dimostrato che uno più uno fa 60, che è sicuramente un record, una cosa mai vista”. A Genova tornerà poi il presidente del Senato, Piero Grasso, in occasione degli eventi in onore di Falcone e Borsellino, e grande spazio avranno ancora i cantautori. “Incrociamo le dita – chiosa Duci – ma io non sono scaramantico. Aspiriamo a diventare il teatro dei genovesi, un segnale che in questa città si possono fare anche cose insieme".
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Stabile e Archivolto in scena "insieme" e Genova sogna il teatro nazionale
Nuova stagione con un solo cartellone e 60 titoli
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