Dopo i disordini in piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League fra Juventus e Real Madrid la prefettura di Genova, recependo un'indicazione del ministero degli Interni, è impegnata a delineare le linee guida che dovranno essere adottate dai sindaci della provincia in occasione di manifestazioni pubbliche: dalle sagre paesane, alla processione religiosa, fino ai rave. Obiettivo: garantire la massima sicurezza ai cittadini, calibrando i dispositivi di security. Fra i punti di partenza il piano di accesso e deflusso e di fuga. Poi la possibilità di emettere ordinanze ad hoc per vietare la vendita di alcolici o di bevande in bottiglie di vetro, come già avviene negli stadi.
Di queste tematiche si è parlato in una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduta dal prefetto Fiamma Spena a cui hanno preso parte fra gli altri il questore di Genova Sergio Bracco e i vertici dell'arma dei carabinieri, dei pompieri, i tecnici della Asl, dell'assessorato alla Sicurezza del Comune.
Per organizzare al meglio le manifestazioni pubbliche e prevenire i disordini saranno organizzati in prefettura dei tavoli tecnici per illustrare ai sindaci e agli altri amministratori le metodologie. Ci saranno, in questo ambito, anche incontri formativi a cui parteciperanno le categorie interessante dagli eventi. Insomma, "sì alla sagra di paese", ma solo se ben organizzata e tarata sul numero e la tipologia di persone che vi parteciperanno.
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