cronaca

Le parole dell'Arcivescovo di Genova sul futuro dei dipendenti
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L'Arcivescovo di Genova, a margine dei festeggiamenti della Repubblica del 2 giugno, è tornato a parlare della difficile questione legata ai lavoratori dell'Ilva. Nei giorni scorsi da Roma è arrivata la fumata nera con l'annuncio di 5-6mila esuberi in tutta Italia.


"Papa Francesco quando sabato scorso ha visitato lo stabilimento dell’Ilva ha mandato un segnale forte in tema di lavoro, la sensazione è che nessuno lo abbia ascoltato. Evidentemente prevalgono altre logiche che sono quelle di tipo economiche" ha commentato il cardinale ed ex presidente della Cei Angelo Bagnasco.

"Ma la speranza di tutti - ha proseguito Bagnasco -  e che questi esuberi ormai annunciati non diventino degli scarti sulla strada, ma vengano subito reintegrati in altre aziende in modo che nè i singoli dipendenti nè le loro famiglie debbano perdere la speranza".

L'Arcivescovo ha tenuto a manifestare tutta la sua vicinanza ai lavoratori dell'Ilva: "Come Chiesa Diocesana esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai lavoratori. In questo momento difficile e di forte preoccupazione la nostra vicinanza è ancora maggiore. Continueremo a sostenerli con la preghiera, con la parola e con l’affetto" ha concluso Bagnasco.