cronaca

I sindacati: "Pronti allo stop, ne va della sicurezza"
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Traffico nel caos a Genova dopo il blocco dei tir ai varchi portuali durante lo sciopero degli autotrasportatori. La protesta si è conclusa alle 21 di lunedì, ma dopo la rimozione dei presidi circa 2mila mezzi pesanti si sono incolonnati per accedere alle banchine, bloccando le uscite autostradali di Voltri e Genova Ovest, con ripercussioni su A26, A10, A7 e A12. I sindacati della categoria però preannunciano nuovi blocchi e minacciano: "Siamo pronti a bloccare Genova per una settimana".

Nel mirino ci sono le nuove norme europee che modificano i tempi di guida e riposo degli autisti, portando il riposo settimanale da 45 a 24 ore. "È un problema di sicurezza, parliamo di persone che guidano mezzi pesanti anche per molte ore di fila - spiega Giovanni Ciaccio, coordinatore Uiltrasporti Liguria - Noi viviamo il settore, io ho fatto il camionista per 13 anni. Non è sostenibile".

Le modifiche alla normativa proposte al Parlamento europeo riguardano anche i cosiddetti distacchi transnazionali: se un camionista lavora fuori dal proprio Paese per non più di cinque giorni, non è più obbligato a darne comunicazione, né a rispettare i minimi salariali. Atti che, secondo i sindacati, favoriscono tutti la concorrenza sleale: "Se un autista viene assunto da un'agenzia interinale ungherese, bulgara a polacca - spiega Ciaccio - la differenza di retribuzione è di circa mille euro. Ci riduciamo tutti alla fame".

Prossimi passi? "Abbiamo chiesto al Parlamento risposte certe. Se non arrivano, il trasporto si ferma per una settimana. Blocchiamo tutto. Ci dispiace - dice Ciaccio - ma i lavoratori ce lo chiedono". La nuova protesta prenderà corpo senza preavviso: "Non vogliamo fornire date in anticipo: abbiamo camionisti vessati dalle proprie aziende che impediscono loro di scioperare. Ci muoveremo all'ultimo"