cronaca

Ricoverato al Galliera, si è spento dopo un mese di agonia
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È morto nella serata di giovedì Alessio Fraietta, 47 anni, ferito gravemente dopo l'incendio che ha devastato la sua casa nel centro di Casella, lo scorso 22 aprile. Il figlio Giuseppe, 6 anni, era deceduto la sera stessa dopo ore di coma. Sale quindi a due vittime il bilancio della tragedia che ha sconvolto la comunità della Valle Scrivia. Fuori pericolo, ma ancora distrutta dal dolore, la moglie Enza Sansone, 41 anni.

L'intera famiglia era fuggita dalla finestra
per salvarsi dalle fiamme divampate nell'appartamento al secondo piano della palazzina di via Mandelli. Era stato proprio il papà Alessio a lanciare nel vuoto il piccolo Giuseppe: i soccorritori avevano provato ad afferrarlo, ma il bimbo aveva battuto la testa. Poi anche lui aveva perso l'appiglio ed era precipitato a terra. Ricoverato per quasi un mese in rianimazione all'ospedale Galliera, le sue condizioni sono peggiorate. Troppo gravi le ferite: non ce l'ha fatta.

La triste notizia è giunta a Casella poco dopo la novità positiva che gli abitanti aspettavano da tempo: riaperta la strada centrale del paese, la cui chiusura al traffico provocava numerosi disagi. Ma a prevalere sono ancora il lutto e lo sconcerto. A breve verrà fissata la data dei funerali. "Negli ultimi giorni erano poche le speranze che si salvasse - racconta il sindaco Francesco Collossetti - ma fino all'ultimo ci credevamo. Purtroppo poi è arrivata questa notizia che ha annullato la contentezza".

Continua la raccolta fondi attivata dal Comune per la famiglia Fraietta, rappresentata ormai dalla sola Enza Sansone, dimessa dall'ospedale Villa Scassi e oggi residente in un'abitazione provvisoria ad Avosso. "Sta cercando una nuova casa", conferma il sindaco, ricordando che tra gli sfollati ci sono anche un'anziana e due fratelli oltre alle attività commerciali ospitate al piano terra dello stabile. L'immobile è stato dissequestrato dalla Procura, ma sono ancora in corso le indagini per accertare eventuali responsabilità nell'incendio, di cui ancora non è stata precisata la dinamica.

I sopralluoghi vengono effettuati anche con l'ausilio dei droni. Le immagini serviranno a ricostruire la scena e a identificare il punto da cui si sono sviluppate le fiamme. Una indagine complicata, visto che l'incendio ha devastato tutto. Due le possibili cause: un problema ad una delle canne fumarie dell'edificio o un cortocircuito dell'impianto elettrico. I parenti della famiglia Fraietta avevano accusato il proprietario dell'abitazione dicendo che l'impianto non era a norma e che più volte era stato segnalato. Il proprietario ha invece ribadito che era tutto in regola. Il fascicolo, in mano al pm Paola Crispo, è a carico di ignoti.