Al via, in Liguria, la modifica dei criteri per l'assegnazione delle case popolari e delle modalità di gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Con questo atto "sicuramente si darà precedenza agli italiani e comunque ai nuclei familiari di italiani che sono regolarmente sul territorio ligure da 5 anni" ha detto l'assessore regionale all'edilizia pubblica Marco Scajola. Il nuovo ddl sarà portato in consiglio regionale per l'approvazione e la Giunta regionale ne definirà i criteri di attuazione con una delibera ad hoc. Per quanto riguarda gli stranieri la nuova normativa prevede che siano regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale da almeno 10 anni e da almeno 5 anni in Liguria. Tra le principali novità la revisione dei requisiti di accesso alla casa pubblica con l'introduzione della pluriennalità di residenza e attività lavorativa sul territorio regionale che attribuiranno un punteggio maggiore rispetto ai precedenti requisiti previsti e relativi soprattutto all'Isee ma anche l'apertura a nuove categorie sociali considerate le differenti povertà. Sempre garantendo una riserva di casa almeno del 50% ai nuclei a bassissimo reddito verranno individuate nuove categorie cui riservare il restante 50% della quota abitative: anziani ultra65enni, nuclei familiari con disabili o malati terminali, giovani coppie con età non superiore ai 35 anni con figli, ma anche appartenenti alle Forze dell'Ordine, nuclei familiari soggetti a procedure di sfratto, genitori separati o divorziati, persone sole con minori.
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