"Ericsson è una presenza fissa, stabile, nel nostro territorio. Spiacerebbe molto che si trattasse di una dismissione mascherata quella che sta facendo. Occorre che si sieda a un tavolo, che presenti un piano industriale e dica chiaramente la sua intenzione: non siamo in Unione Sovietica, non possiamo costringere una multinazionale a fare quello che vorremmo. Ma vorremmo almeno che ci fosse chiarezza di intenti e di obiettivi".
Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti, commentando i nuovi esuberi annunciati nei giorni scorsi dall' azienda in Liguria e a livello nazionale. "Mi auguro che ci sia una via d'uscita e che Ericsson trovi il suo modello di sviluppo, riuscendo a parare il colpo di alcune importanti gare perse - ha detto Toti -. Sta ritarando il suo modello di business e questo costa una ristrutturazione purtroppo dolorosa. La Regione Liguria è a disposizione per dare tutto il supporto possibile, nei limiti in cui possiamo visto che gli aiuti alle imprese sono ovviamente vietati. Mi auguro che il ministero metta seduta Ericsson a un tavolo nel più breve tempo possibile perché si tratta di una crisi nazionale. Mi auguro che le politiche di incentivazione all'arrivo di altre imprese del settore possano servire ad assorbire parte di quella manodopera che oggi si trova in difficoltà".
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