"Chi vuole aiutare ha i canali per farlo". Lo scrive sulla sua pagina Fb il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano finito al centro delle polemiche dopo che a causa di una sua ordinanza, tre francesi sono stati denunciati per aver dato cibo ai migranti senza autorizzazione. "La mia amministrazione si è sempre battuta per l'accoglienza, per il superamento dei confini e perché si costituissero dei corridoi umanitari europei affinché non si muoia sulle nostre autostrade o ferrovie. Siamo l'unica amministrazione che ha preteso che il campo gestito dalla Croce Rossa fosse aperto a chiunque senza bisogno di identificazione. Siamo stati gli unici a pretendere che le associazioni di volontariato partecipassero alla vita del campo". "Mai - scrive Ioculano - si è negato cibo a qualcuno". Il sindaco ricorda che la sua amministrazione "ha preteso un servizio di affiancamento giuridico per il riconoscimento dei diritti degli ospiti del campo"; e sottolinea che a Ventimiglia, dopo due anni di emergenza ci sono tre punti in cui si dà assistenza alle persone in transito". "Respingo una lettura ideologica di un'ordinanza quando sono stato il primo a contestare e condannare l'ipocrisia e il bieco populismo di amministratori locali e regionali che rifiutano ogni tipo di accoglienza", conclude il sindaco
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