cronaca

Sabato 27 maggio la giornata del Santo Padre in città
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“Questa visita del santo Padre è uno slancio per i giovani cattolici ma anche per tutti i ragazzi della nostra città specialmente quelli più in difficoltà”. E’ l’auspicio di monsignor Nicolò Anselmi vescovo ausiliare di Genova per l’arrivo di Papa Francesco a  Genova il prossimo 27 maggio.


Monsignor Anselmi  li conosce bene i giovani: ha insegnato religione al liceo D’Oria per più di dieci anni, dal 1994 è il riferimento della pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Genova e dal 2007 al 2012 ha svolto l’incarico di responsabile del servizio nazionale per la pastorale giovanile presso la segreteria generale della Conferenza Episcopale Italiana. Per i ragazzi della città, anche non praticanti, è semplicemente don Nicolò o Nicolò che gira in bicicletta per i vicoli del centro storico ma non solo o che si vede spesso giocare a calcio appena può. Per la sua disponibilità, affabilità e il suo parlar chiaro i giovani lo ascoltano e con lui si confrontano. E proprio grazie a questo rapporto diretto in mezzo a loro non ha dubbi: i giovani della diocesi sono entusiasti di Papa Francesco.


“Indubbiamente il Santo Padre è molto seguito dai media e i giovani che sono continuamente connessi hanno più facilità a seguire il suo insegnamento. Penso che incuriosisca perché a volte dice delle cose difficili, altre volte cose che magari i giovani amano sentirsi dire ma questo come tutti i papà. La sua visita sarà poi motivo di incoraggiamento per i tanti che dopo il Congresso eucaristico si sono lanciati in una missione diocesana ‘Gioia piena’. Per noi sarà occasione di presentare al Santo Padre che cosa stiamo facendo e proprio in quest’ottica alla Chiesa genovese darà un messaggio missionario invitando ad aprire sempre più i confini della fede”.


“Sono sicuro – dice monsignor Anselmi – che Papa Francesco avrà una parola per i non credenti e inviterà i giovani a non essere prevenuti e a lasciarsi toccare dalle parole  di Gesù. Messaggi semplice e chiari”.


Un Papa che non incuriosisce solo i ragazzi ma anche gli adulti, un Papa  che in città era atteso già per il Congresso Eucaristico Nazionale dello scorso settembre. Dopo san Giovanni Paolo II nel 1985 e nel 1990 e Benedetto XVI nel 2008 arriverà nel capoluogo ligure un Papa che è stato capace fin da subito di attirare simpatie da cattolici e non. Questa visita sarà a poche ore dalla nomina del nuovo presidente Cei in occasione dell’ assemblea generale. E la venuta del Santo Padre “è anche un riconoscimento al cardinal Bagnasco che ha svolto questo servizio nella chiesa italiana per 10 anni”.


Nel 1985 san Giovanni Paolo II incontrò oltre 20mila ragazzi nel palasport e nel 2008 Benedetto XVI ne incontrò oltre 4 mila in piazza Matteotti. Questa volta Papa Francesco incontrerà i giovani al Santuario della Madonna della Guardia intorno a mezzogiorno per un momento di preghiera ma anche mettendosi a disposizione dei ragazzi rispondendo alle loro domande.  “Speriamo di essere tantissimi e speriamo ci diano la possibilità di essere il più numerosi possibile”.


Monsignor Anselmi non nasconde poi un po' di commozione riascoltando alcune parole di san Giovanni Paolo II ai giovani nel 1985 al Palasport, tratte dall’archivio storico di Primocanale: “Vi esorto a non appiattirvi nella mediocrità, a non vivere solo a metà. Giovani genovesi, non ‘lasciatevi vivere’, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro”. Sorride il vescovo ausiliare di Genova "in fondo – ricorda - tutti i Papi stimolano i giovani sulla strada più affascinante che è quella della santità e di non accontentarsi”.