Se l’influenza cino-australiana arrivata nel 2016 ha mandato in ospedale ben 105 mila liguri, nel 2017 i virus più aggressivi continueranno a parlare cantonese e inglese. Un primo ceppo, infatti, è stato isolato nel Michigan, nel nord degli Stati Uniti, ma insieme a questo continuerà a imperversare l’influenza di Hong Kong. Sono le prime indicazioni che arrivano dalla clinica di igiene dell’ospedale San Martino, diretta dal professor Giancarlo Icardi, dove si fa il bilancio dell’inverno appena passato e si lavora già al prossimo vaccino. “È stata una stagione ad aggressività medio-alta – spiega Icardi – in Liguria i ricoverati sono stati circa 105 mila. L’incidenza cumulativa dal 15 ottobre ad oggi è stata del 7%, e circa la metà si sono ammalati tra la settimana prima di Natale e metà gennaio”. A farne le spese sono state le strutture di pronto soccorso, soprattutto nei primi giorni del nuovo anno, quando il picco influenzale unito alle ferie di tanti medici di famiglia ha funzionato da miscela esplosiva.
“Ora registriamo qualche colpo di coda, ma il picco è terminato. I virus più aggressivi sono quelli di tipo H3N2, di solito li chiamiamo cinese o australiano”. Le ricerche portate avanti negli ospedali anticipano quello che accadrà dopo il prossimo autunno. “Abbiamo già la composizione del vaccino – spiega Icardi – sarà un’influenza cino-americana”. Occhi puntati sugli Usa, dunque. Non solo per la politica.
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