
Gli stessi su cui ha acceso da poco i riflettori anche Wikileaks col nuovo scandalo sulla Cia in grado di spiare attraverso smart tv e telefonini sfruttandone le vulnerabilità. "Nel nostro Paese - spiega Gabriele Faggioli, presidente dell'associazione italiana per la sicurezza informatica - non ci sono ancora particolari allarmi in questo senso, ma le prospettive non sono rosee. Non ho dubbi che accadrà".
Nel 2016, secondo le rilevazioni di Kaspersky Lab, per i singoli utenti si è passati da un attacco ogni 20 secondi, a uno ogni 10. Per il momento, afferma Morten Lehn, general manager di Kaspersky Lab per l'Italia, la preoccupazione principale relativa ai "cyber ricatti" è ancora su computer e telefonini.
IL COMMENTO
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