Sfrattato per morosità dalla casa con box in cui viveva nell'esclusiva Pineta di Arenzano, un cinquantenne di Finale Ligure con precedenti per truffa, si è spacciato per proprietario degli immobili e li ha venduti per 180 mila euro ad un ignaro assicuratore di Acqui Terme grazie alla complicità di quattro conoscenti.Il raggiro è avvenuto a febbraio con il coinvolgimento di due ignari notai, di Savona e Valenza (Alessandria) a cui i truffatori hanno esibito documentazioni fasulle. Il primo notaio ha accredito una procura a vendere per la casa e il box, il secondo davanti al documento rilasciato dal collega ha avallato la vendita dei due immobili.
La truffa è stata scoperta dal proprietario, un medico di Vercelli, che insospettito dal non ricevere notizie dall'inquilino moroso è andato ad Arenzano. In casa ha trovato l'assicuratore di Acqui Terme che si è detto il nuovo proprietario. Da lì le denunce. I carabinieri di Arenzano, coordinati dalla procura di Savona, hanno arrestato i cinque accusati di truffa e falso, tre dei quali hanno beneficiato degli arresti domiciliari.
Gli arrestati sono Ivano Sicco, 55 anni, l'inquilino di Finale, Enzo Colombaro (ai domiciliari), 61 anni, anch'egli di Finale Ligure, Mauro Franco Gallini (ai domiciliari), di Acqui Terme, 57 anni; Marcellino Mario Corradi, 64 anni, di Varazze, e Pierina Lari 63 anni, abitante ad Arenzano (ai domiciliari). I carabinieri per tentare di recuperare i 180 mila euro hanno posto sotto sequestro 12 conti correnti intestati agli arrestati e sequestrate due auto nuove che gli stessi avevano appena acquistato. Per ora però sono stati recuperati solo 10 mila euro.
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